“L’Europa ha bisogno di un piano Marshall per uscire dalla crisi del coronavirus, servono investimenti pubblici e privati“. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando le linee guida Ue per la Fase 2. “La chiave è un forte bilancio settennale, che dovrà far ripartire il mercato unico, va evitata la sua frammentazione”, ha aggiunto.
Le azioni intraprese finora “rappresentano nell’Ue quasi tremila miliardi di euro e altre misure arriveranno”, come dimostra risultato dell’Eurogruppo della settimana scorsa. “Tutto questo rappresenta una somma enorme mobilitata per questa crisi economica, ma siamo convinti che molto altro debba arrivare. Per questo stiamo lavorando al nuovo bilancio europeo che deve essere capace di attirare le risorse necessarie per un’enorme iniziativa d’investimento. Non parliamo di miliardi, ma di migliaia di miliardi” che serviranno per far ripartire l’economia.
Per la von der Leyen l’Europa “ha bisogno di un nuovo, potente bilancio pluriennale”. Presentando la road map per l’uscita dalle restrizioni contro il Covid-19. la numero uno della Commissione Ue ha osservato che “il prossimo bilancio Ue dovrà distinguersi dagli altri, perché dovrà dare la risposta europea alla crisi del coronavirus”.
La presentazione delle linee guida per allentare le misure restrittive “non è un segnale per togliere oggi le misure di contenimento, ma per fornire una cornice alle decisioni degli Stati membri. In generale raccomandiamo un approccio graduale. Ogni azione deve essere continuamente monitorata“.
“Alcune cose dovrebbero essere chiare in tutta l’Unione europea” sull’utilizzo delle mascherine mediche protettive, ha proseguito Ursula von der Leyen. “La priorità va agli operatori sanitari. Se poi ci sono altre maschere disponibili, queste possono servire a limitare il contagio del coronavirus, ma e’ importante che non possono mai essere una sostituzione di altri dispositivi e misure. Possono essere addizionali, complementari, ma mai una sostituzione”.
Michel: Le priorità del digitale ed il Green Deal “possono essere il pilastro della ripresa economica europea”, ha invece evidenziato il presidente del Consiglio europeo. Un’altra priorità è rappresentata dalla “riparazione del mercato unico europeo” e dallo “sviluppo di un’imponente strategia d’investimento”. “Il mercato unico – ha proseguito Michel – è un bene comune Ue, è il cuore pulsante dello sviluppo europeo e della capacita’ di coesione sociale. E’ stato danneggiato e colpito dalle decisioni prese” dai Paesi membri per ragioni sanitarie.