Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, non ha usato mezzi termini in una nota: «All’interno degli Stati bisogna lottare uniti, il virus può infilarsi tra le fratture della politica. Il focus di tutti i partiti politici deve essere salvare le persone. Non politicizzate questo virus. Se non volete ancora più sacche per i cadaveri, non vi dividete» Queste sono state le parole, rivolte soprattutto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che in precedenza aveva criticato l’OMS di essere troppo influenzata dalla Cina e di non avere analizzato in maniera obiettiva i dati che provenivano da Wuhan.
Trump ha minacciato di tagliare i contributi Usa all’agenzia ONU. Ghebreyesus, in replica a quanto rilasciato dal presidente USA ha dichiarato: «Noi consideriamo tutti alla pari. In che modo la Cina ci avrebbe influenzato?.Noi rispettiamo e lavoriamo con ogni nazione, cerchiamo di aiutare e capire i problemi di ogni nazione la necessità dell’unità per combattere questo pericoloso virus. Stati Uniti e Cina devono unirsi e lottare contro questo pericoloso nemico. Così il resto del G20, così il resto del mondo. Questo virus è pericoloso, lo abbiamo detto tante volte. Anche la morte di una persona è un disastro».
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, intervenuto in una nota ha posto in evidenza l’appello dell’OMS a non politicizzare il virus in un momento delicato come questo è stato rilanciato anche dall’Onu. «Questo non è il momento di imparare lezioni, ma è il momento dell’unità, perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare il coronavirus e le sue conseguenze dirompenti».
Guterres, ha ribadito che «quando avremo finalmente voltato pagina su questa epidemia ci dovrà essere un momento per guardarci indietro e capire come questa malattia è emersa e si è diffusa così rapidamente in tutto il mondo, e come le persone coinvolte hanno reagito alla crisi. Le lezioni apprese saranno essenziali per affrontare efficacemente sfide simili che potrebbero sorgere in futuro. Ma ora non è quel momento». In merito alla gestione dell’emergenza, l’OMS il vicedirettore dell’organismo internazionale Ranieri Guerra, chiede alle nazioni di mantenere e applicare le misure adottate finora. «È ovvio che continuare con queste misure di contenimento ci può portare all’abbattimento della curva. Sappiamo che siamo in un momento in cui la curva sta diminuendo, ma sappiamo anche che può risalire appena ci sono nuovi focolai. Abbandonare i provvedimenti presi fin’ora sarebbe deleterio e vanificherebbe tutti i sacrifici e le misure prese finora. Uscire dal lockdown sarà possibile prevedendo una riapertura a fasi, ma potrebbero non bastare da soli, diversamente se sono garantiti i requisiti minimi come, la capacità di identificare con assoluta certezza entro 24-36 ore la casistica sospetta, con una presenza pervasiva sul territorio».
Il bilancio, è purtroppo in continuo aggiornamento, si contano oltre un milione e mezzo di persone contagiate dal coronavirus nel mondo, stando ai dati della Johns Hopkins University, secondo cui i morti sono arrivati a 87.706. Gli Stati Uniti, per il secondo giorno consecutivo hanno registrato quasi 2000 vittime in 24 ore, nonostante le misure di sicurezza. Gli Usa stanno pagando un caro prezzo in termini di vittime in questa particolare circostanza.
A cura di Raffaele Fattopace