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Covid: da oggi mezza Italia è in zona gialla

Vola il tasso di positività e i ricoveri da Covid-19. Da oggi quattro regioni italiane lasceranno la zona bianca per passare a quella gialla. Si tratta di Lombardia, Lazio, Piemonte e Sicilia. Che si aggiungono così alle province autonome di Trento e Bolzano, a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Calabria. In tutto, saranno quindi 11 tra regioni e PA. Le altre zone più a rischio di passare nelle prossime settimane in zona gialla sono Emilia-Romagna e Umbria. 

Ipotesi di nuove misure

Il Governo è già al lavoro per trovare una quadra, che non si annuncia facilissima, sui prossimi provvedimenti che saranno discussi in Cdm mercoledì 5 gennaio. Al tavolo del Consiglio dei Ministri approderà la discussione sull’estensione del super Green pass nel mondo del lavoro. Esponenti del Pd, sulla scia delle richieste di sindacati e Confindustria, vanno oltre e puntano – cercando l’appoggio di Forza Italia e M5s – ad incassare da subito la misura dell’obbligo vaccinale dai 18 anni in su per tutti.

Misura su cui potrebbe esserci un accordo certo già da subito è l’estensione dell’obbligo del certificato verde rafforzato agli impiegati della Pubblica amministrazione.  Nella categoria del lavoro privato, invece, ci sarebbero alcune complessità da superare e per questo sarà necessario consultare sindacati e imprese poiché il Governo intende giungere a scelte il più condivise possibile.

Questione scuole

Anche se non è previsto alcun posticipo della data del ritorno in classe (gli istituti riapriranno tra il 7 e il 10 gennaio), l’Esecutivo valuta alcune modifiche proposte dalle Regioni, come la Dad di dieci giorni anche alle elementari e in prima media – nel caso di due contagi in una stessa classe – solo per i bambini non vaccinati, mentre quelli immunizzati resterebbero in presenza. Questa ipotesi ha sollevato qualche malumore nella maggioranza, in particolare dalla Lega e dal M5s, ma il Governo chiarisce che farà di tutto per evitare la chiusura delle scuole.

Nelle prossime due settimane – secondo il report esteso dell’Istituto Superiore di Sanità – in tutta Europa sono previsti: un aumento del tasso di notifica dei casi di Covid; stabili tassi di ospedalizzazione; una diminuzione nei tassi di ricovero in terapia intensiva; tassi di mortalità stabili.

E diventa sempre più una certezza l’efficacia della copertura del booster contro Omicron. “A seguito della somministrazione della dose booster nel personale sanitario, diminuisce la percentuale dei casi di Covid negli operatori sanitari, riporta ancora il dossier.

Le regole della zona gialla

Con le nuove regole, per i vaccinati in sostanza non cambia nulla. Infatti a Natale è stato introdotto per tutti, immunizzati e non, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, indipendentemente dal colore delle regioni (anche in quella bianca). La regola sarà valida fino al 31 gennaio. Mentre fino alla fine del periodo d’emergenza, quindi il 31 marzo, è obbligatorio indossare le Ffp2 sui mezzi di trasporto, in cinema e teatri. Consentiti gli spostamenti tra Comuni. Clicca qui per visionare il pdf del governo con l’elenco delle attività consentite e di quelle vietate.

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