Non credo” sarà necessario attendere il 2022 per avere un vaccino disponibile per tutta la popolazione italiana perché “un prototipo sarà convalidato entro la fine di quest’anno” e per la produzione si guarda “a grandi bacini produttivi, non solo localizzati in Europa”, come l’India a cui “sono già state avanzate una serie di proposte industriali”. Lo ha detto, intervenendo alla trasmissione Agorà, su Rai Tre, Ranieri Guerra, vice direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts).
“Le terapie intensive – ha detto – ancora non sono sature ma, salvo un paio di regioni, abbiamo livelli di occupazione inferiori al 30%, quindi trovo che la preparazione sia stata adeguata”. Quello che “non vedo molto adeguato, viceversa, è il territorio. Ci siamo ripetuti che la prima linea deve essere rafforzata per gestire l’ondata” ma “è un settore che è stato relativamente ignorato, ovvero la medicina generale e i pediatri di libera scelta, ovvero personale che è a disposizione ma non viene coinvolto attivamente nella procedura di tracciamento”.
“Mandare messaggi dicendo che avremo il vaccino fra uno o due mesi sicuramente intercetta le aspettative di tutti quanti, ma lo vedo piuttosto irrealistico”. Lo ha detto Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova a Buongiorno, su Sky TG24. “Forse – ha spiegato – fra due mesi qualcuno dirà che abbiamo un vaccino, ma tra dirlo e fare uno studio pilota e poi distribuirlo passano tanti mesi”.