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COVID, IL RITARDO DEI VACCINI: L’ITALIA VUOLE DENUNCIARE PFIZER

La battaglia al covid, oltre la prevenzione, ora passa tutta per i vaccini. E se è vero che bisogna fare in fretta per inoculare quante più dosi possibili, è ancor più vero che la Pfizer accumula ritardi su ritardi e questo provoca numerosi rallentamenti a livello regionale. E’ caso della Campania che dovrebbe riprendere domani il ciclo di vaccinazioni con, stando ai numeri di ieri, 3900 dosi in meno consegnate da Pfizer, e che sono arrivate questa mattina all’aeroporto di Capodichino e scortate dalla Guardia di Finanza per essere poi distribuite al centro vaccinale. E il governo promette un’azione legale proprio contro al Pfizer alla Corte di Bruxelles. La Campania tare una sesta dose per fiala raggiungendo numeri record ma con i ritardi di consegna rallenta nella fase dei richiami. Ieri, in un vertice con le regioni il commissario Arcuri è stato chiaro sui dati. In Campania mancano 24.903 dosi per la seconda iniezione, seguono Sicilia, Abruzzo, Emilia Romagna e Marche.

La casa farmaceutica sta decidendo con propria discrezione i tempi di consegna e il quantitativo regione per regione. L’Ema (l’agenzia europea per i farmaci) difende Pfizer: «Disguidi e ritardi si devono al fatto che l’azienda sta cercando di aumentare la produzione e, a fronte dei molti ordini ricevuti, non ha avuto la possibilità di fare scorte di materie prime». Se da un lato si promettono azioni legali contro la Pfizer dall’altro l’Ema autorizzerà AstraZeneca sono confermate le 8 milioni di dosi per il trimestre successivo. Andiamo avanti uniti: ora serve essere molto rigorosi nel pretendere il rispetto della distribuzione delle dosi prodotte, settimana per settimana». Ha detto Francesco Boccia Ministro per gli affari regionali.

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