Andrea Cozzolino, europarlamentare del PD, è intervenuto a Dentro i Fatti, il settimanale di approfondimento politico e culturale in onda sulle frequenze di Radio Club 91 tutti i lunedì. Cozzolino ha parlato soprattutto di Europa e dell’utilizzo dei fondi europei.
“Bisogna completare e chiudere innanzitutto, con notevole ritardo, la vecchia programmazione 2007/2013 ed evitare entro il 31 dicembre di quest’anno, di perdere anche solo un euro della vecchia programmazione – ha dichiarato l’europarlamentare piddino – . Bisogna poi concludere, entro novembre, il nuovo accordo ed il nuovo programma con la commissione Europea sulla nuova programmazione 2014/2020 con cui avviamo le nuove risorse per i prossimi sette anni, sapendo che si parte con quasi due anni di ritardo“.
Capitolo elezioni comunali di Napoli. Nessun dubbio per Cozzolino, riguardo la scelta del candidato sindaco del PD, anche deve passare attraverso lo svolgimento delle primarie.
“Rischio di sembrare noioso, ma da tempo sostengo come l’individuazione di una leadership più che passare attraverso decisioni di partito, devono passare attraverso la partecipazione ed il consenso dei cittadini. Ad un certo punto, è giusto cedere un pezzo della nostra sovranità e concedere ai cittadini di decidere assieme a noi, quale sia la vincita migliore per dirigere Napoli, la Regione, la presidenza del Consiglio. E’ evidente come le primarie rappresentino, a mio avviso, un passaggio ineludibile. Tuttavia, come ho ribadito in più di una occasione, è anche giusto provare a cercare ed a ricercare personalità e figure che possono aiutare a condurci una battaglia su un tema che io considero decisivo: la marginalità di Napoli nel quadro nazionale. Dobbiamo riportare Napoli al centro dell’attenzione europea e nazionale i temi e le questioni che riguardano il futuro di una grande città come Napoli. La domanda che mi sono posto, anche recentemente, è la seguente.”Se Milano è la capitale morale del paese, dopo l’Expo e le iniziative più volte annunciate, se Roma è la capitale del male, quale funzione deve svolgere Napoli al prossimo appuntamento elettorale?”. A questo proposito, anche recentemente, ho ricordato come nel 2006 e nel 2008, il centrosinistra non ebbe fiducia in Napoli e non scelse allora Napoli, come fulcro delle elezioni politiche, Ritengo per questi motivi, che Renzi non debba rifare lo stesso errore che fece illo tempore il vecchio centrosinistra”.
Chiusura dedicata al tema legato alla inattività dei giovani campani, dove c’è il più alto tasso di inattività a livello giovanile. A riguardo, Cozzolino svela la sua ricetta per il governo regionale e nazionale.
“Abbiamo quasi dieci miliardi di euro per tutto il Mezzogiorno del nuovo fondo europeo. Se utilizzassimo queste risorse non per ripetere le vecchie prassi e pratiche maleodoranti della vecchia formazione professionale, e se facessimo invece di questo fondo, una base per un grande progetto che parla esattamente a questa generazione di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 15 ed i 29 anni che non studia e non lavora, io credo che faremmo una cosa enorme per l’intero Mezzogiorno. Tutto ciò, ci metterebbe in condizione di recuperare un pezzo fondamentale della nostra gioventù. Se questo poi, lo facciamo in Campania, in modo particolare parlando alla grande area metropolitana di Napoli, credo che riusciamo nell’intento di fare una grande operazione di civiltà, tesa a riconquistare la parte rilevante di questa gioventù alla democrazia, alla vita civile, produttiva e culturale di questo nostro grande territorio. E’ una grande sfida che si pone davanti a noi, per evitare che la violenza urbana possa essere l’unico modo attraverso il quale agiscono intere generazioni di ragazzi e ragazze”.