I film, così come i libri, sono fonte di arricchimento personale, di svago, di divertimento e sicuramente ed inevitabilmente motivo e spunto di riflessione. Spesso e volentieri si tende ad immedesimarsi in certi personaggi ed in alcune situazioni, che così come vengono raccontate sembra di aver vissuto sulla propria pelle. Quando si tratta di film di una certa rilevanza, girati a regola d’arte, con attori meritevoli e dal significato profondo il successo è assicurato. Ma quali sono i film che un napoletano non può aver visto ?! Partendo da alcuni di essi, proponiamo una lista di 10 film che ogni napoletano doc deve aver visto almeno una volta nella vita o quanto meno averne sentito parlare: Ricomincio da Tre, Così parlò Bellavista, Il camorrista, Pacco, doppio pacco e contropaccotto, Totò, Peppino e a malafemmina, No grazie il caffè mi rende nervoso, Non ci resta che piangere, Ieri oggi e domani, Scusate il ritardo, L’uomo in più. 1) “Miseria e nobiltà” Film “datato”, risalente al 1954, diretto da Mario Mattoli e tratto dall’omonima opera teatrale del 1888 di Eduardo Scarpetta, è famosissimo non solo a Napoli ma in tutto il Bel Paese ed Oltralpe. Protagonista indiscusso del film è il grande Totò, a cui si affiancano bravissimi attori ed attrici, quali Sophia Loren. La frase “La vera miseria è la falsa nobilià” pronunciata da Felice Sciosciammocca, sintetizza a pieno l’essenza del film. Nessuno napoletano doc può affermare di non aver visto o aver sentito di questo capolavoro del cinema. 2) “Ricomincio da tre” Diretto da Massimo Troisi, risalente al 1981, è il primo film con macchina da ripresa dell’omonimo regista. Racconta la storia di Gaetano, un giovane napoletano che, soffocato dall’ambiente familiare, decide di ricominciare da quelle piccole e poche cose di cui era soddisfatto. 3) “Così parlò Bellavista” Commedia del 1984, diretta e sceneggiata da Luciano De Crescenzo (anche attore stesso) racconta le vicende ed i punti di vista di due personaggi molto diversi: un milanese che viene trasferito a Napoli, “catapultato” in una realtà con cui inizialmente fa fatica a fare i conti ed un professore di filosofia napoletano, molto saggio ed ironico, accompagnato sempre dai suoi amici. 4) “Il postino” Classe 1994, diretto da Michael Radford, vede protagonista Massimo Troisi nella sua ultima interpretazione ed inizia con la consegna della corrispondenza da parte di Mario, un postino a Pablo Neruda, il celebre poeta, da cui si sviluppa tutta la trama. Una delle più belle citazioni del film tratta della poesia. “Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l’esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla.” 5) “L’oro di Napoli” Film del 1954, diretto da Vittorio De Sica, con Sophia Loren e Totò, focalizza l’attenzione sul “colorito” mondo dei bassi napoletani. 6) “Il Decameron” Ideato dal grande Pier Paolo Pasolini, girato 1971 e tratto dalla celeberrima opera di Boccaccio “Il Decameron”, rischiò la censura e scatenò un processo giudiziario in Italia, mentre all’estero fu apprezzato. I motivi? Il film ambientato nell’entroterra napoletano, è basato sui piaceri della vita, quali la cupidigia ed il sesso, a cui si uniscono l’amore ed il dolore. 7) “Non ci resta che piangere” Scritto da Roberto Benigni e Massimo Troisi, girato nel 1984, si apre con la scena in cui due amici sono davanti ad un passaggio a livello e si confidano a vicenda” 8) “L’uomo in più Scritto e diretto nel 2001 da Paolo Sorrentino, vede protagonista un calciatore, Antonio “Tony” Pisapia agli albori della sua carriera. “Mi sono svegliato tardi” è la frase che il protagonista dice alla figlia che chiede spiegazioni per la sua assenza al funerale del padre. 9) “Quel ragazzo della curva B” Tutti i fedelissimi tifosi del Napoli, non possono non aver visto o non possono non vedere questo film del 1987 diretto da Romano Scandariato, che vede tra gli attori Nino D’Angelo e Biagio Izzo. 10) “Morte di un matematico napoletano” Risale al 1992, è stato diretto da Mario Martone e vede protagonista Napoli in una versione un po’ diversa dal solito, che si puà definire “crepuscolare”. “Guarda che quelli che si limitano saggiamente a ciò che pare loro possibile non avanzeranno mai di un passo.”: ecco una delle frasi più significative.