“Maggiore efficienza della giustizia civile significa maggiore competitività delle imprese e migliori condizioni per la ripresa”. E’ questa la posizione espressa da Rete Imprese Italia che interviene sulla riforma della giustizia civile all’esame del Consiglio dei Ministri, auspicando misure che finalmente consentano di recuperare i ritardi accumulati in questi anni dal sistema giudiziario.
Rete Imprese Italia apprezza l’impegno del Ministro della Giustizia Andrea Orlando che, durante il confronto svoltosi nei giorni scorsi con i rappresentanti delle imprese, ne ha recepito le esigenze. Processi più veloci, forme alternative di giustizia per deflazionare i procedimenti ordinari, rafforzamento del Tribunale per le imprese e la famiglia, informatizzazione e innovazione organizzativa, strumenti contro la criminalità economica: sono queste gli interventi che Rete Imprese Italia considera necessari e determinanti per imprimere una svolta efficace all’amministrazione della giustizia civile.
In particolare, Rete Imprese Italia condivide l’obiettivo di avviare sezioni di tribunale dedicate alle controversie che coinvolgono le società di grandi e medie dimensioni. Ma è fondamentale che queste sezioni vengano potenziate e aperte anche alle controversie relative alle società di persone poiché in Italia le piccole e medie imprese, perlopiù costituite da società di persone a base familiare, costituiscono una realtà numericamente molto significativa.
E per quanto riguarda la riduzione del contenzioso civile? Secondo Rete Imprese Italia sono necessari strumenti alternativi al giudizio ordinario, come la mediazione, che attualmente viene gestita dalle Camere di commercio e da organismi privati con risultati positivi. Anzi, la mediazione andrebbe estesa per legge anche alle materie che paralizzano i tribunali: contratti d’appalto, inadempienze contrattuali, azioni di richiesta di risarcimento danni. Con riferimento alle misure di semplificazione, Rete Imprese Italia auspica una revisione del concordato preventivo per rafforzare la tutela dei creditori ed evitare gli abusi.
Per combattere la criminalità economica, e in particolare sulle nuove sanzioni contro il falso in bilancio? Rete Imprese Italia concorda con l’impostazione del ministro Orlando ma avverte: il ventilato passaggio del Registro delle imprese dalle Camere di Commercio al Ministero dello Sviluppo Economico solleva una serie di questioni, a partire dallo sviluppo della necessaria infrastruttura informatica e telematica di supporto. Oggi, infatti, il Registro delle imprese è uno strumento d’indagine efficiente, consultato molto spesso dalle Forze dell’ordine che ravvisano l’alta rispondenza degli archivi camerali con le effettive situazioni patrimoniali.