“Il secondo ricorso di Antonio Bassolino avrebbe meritato un maggiore approfondimento nel merito”. Così Rosa D’Amelio, presidente del consiglio regionale, in merito alla questione primarie a Napoli, con tutti gli annessi e connessi che ne sono scaturiti.
“Si sarebbe dovuta mostrare maggiore attenzione alle amministrative di Napoli sin dall’inizio – continua la D’Amelio nella intervista esclusiva rilasciata ai nostri taccuini – . Sarebbe stato opportuno avviare un confronto con Antonio Bassolino che è stato fondatore e protagonista del PD. Bisognava parlare con lui con rispetto del suo ruolo e del suo percorso politico”.
Due volte sindaco di Lioni, in Irpinia, la D’amelio è stata legata all’ex sindaco ed ex governatore della Campania, che nel 2005 le concesse l’assessorato alle politiche sociali a Santa Lucia.
“Nonostante l’esercizio del voto sia stato abbastanza controllato, – prosegue la D’Amelio – , quando ho visto il video di FanPage sono rimasta molto colpita. Sono episodi che gettano discredito su una grande prova democratica e rispetto ai quali bisogna mettere la testa nella sabbia”.
E’ giusto quindi che il PD disciplini le primarie? A riguardo, la D’Amelio non ha dubbi.
“Bisogna che il PD disciplini le primarie con legge, in modo da esercitare un controllo a monte degli iscritti. Un modello di riferimento potrebbe essere rappresentato da quello americano”.
Ma se i garanti dovessero decidere per una nuova bocciatura del ricorso di Bassolino? Acnhe a questo proposito, la D’Amelio non ha dubbi.
“In tal caso, spero che Bassolino accetti il responso. Non credo faccia una sua lista. D’altronde è un uomi di partito. Resta comunque il rammarico – conclude D’Amelio -, che non si sia avviato in tempi utili il dialogo con colui che doveva essere il successore di Berlinguer”.