Oscar Damiani, ex calciatore della Juventus e procuratore sportivo, è intervenuto sulle frequenze di Radio Club 91, durante il programma Globuli Azzurri di Samuele Ciambriello, in onda tutti i giorni dalle 16 alle 17.
“Il Napoli contro il Midytlland è obbligato a vincere perché questi punti servono per ipotecare la qualificazione”.
Sulla questione portieri Damini si è espresso in sfavore delle scelte societarie. “E’ stato sbagliato prendere Gabriel che è un giocatore del Milan e valorizzarlo, mentre poi hanno mandato un portiere bravo come Sepe e fargli fare il secondo a Firenze. Non sono stato d’accordo con questa scelta.
Le squadre italiane hanno invertito la loro vecchia tendenza, la coppa Uefa non è mai stata snobbata, l’anno scorso con Fiorentina e Napoli abbiamo disputato due semifinali. È importante andare avanti in Europa League anche se non ci sono grandi ritorni economici ma sotto il livello sportivo è di altissimo profilo e negli ultimi anni c’è stato grande interesse dei club italiani.
Credo molto in Sarri ed anche Sacchi me ne aveva parlato benissimo – ha aggiunto parlando del tecnico azzurro-. L’allenatore fa delle scelte ottime, c’è tempo per tutti e gli agenti devono fare i migliori contratti per i loro”.
Nel corso della trasmissione, è intervenuto anche Massimo Palanca, ex calciatore di Napoli e Catanzaro, famoso per i suoi gol su calcio d’angolo.
“Ormai da calcio d’angolo non ci tira più nessuno, invece sono belli da vedere – ha ammesso riferendosi al fantastico gol di Gomez di domenica scorsa -. L’errore che si può fare attualmente è fare paragoni con il passato, questi qui che ha il Napoli sono stati unici così com’era unica la “MaGiCa”, ma quest’anno si vede anche un nuovo Hamsik. Io ho sempre dubbi con la difesa. Koulibaly non mi piace e nemmeno Albiol, vorrei un nome più forte. Se il Napoli avesse due centrali veramente forti non ce ne sarebbe per nessuno quest’anno.
La mentalità europea si acquisisce giocando in Europa, li le aspettative sono alte. Ci si rende conto dell’importanza della partita solo dopo i gironi ed invece è una competizione veramente importante che va onorata dall’inizio alla fine, per questo mi piace molto Sarri. Non ha snobbato mai quest’impegno ed ha sempre dimostrato di tenerci molto”.
A Globuli Azzurri, è intervenuto anche Stefano Agresti, direttore del Corriere dello Sport Stadio, che ha parlato della questione stadio San Paolo.
“Molti in Italia hanno questo problema, ma a Napoli è insostenibile soprattutto per il livello della squadra – commenta il direttore -. È arrivato il momento di fare qualcosa, De Laurentiis ha fatto molto in questo senso ma ha necessità di avere uno stadio all’altezza del suo progetto e dei suoi risultati. La società ha ragione, deve pretendere un impianto di livello europeo per dare ancora più spessore al progetto, ciò che il comune offre è inadeguato”.