“Dobbiamo perdere qualche minuto per dedicare qualche nostro pensiero ad un somaro politico che ha ripreso a ragliare. Mi riferisco ad alcuni commenti fatti dopo la festa dei tifosi del Napoli, commenti che hanno portato alla luce una propensione sotterranea allo sciacallaggio, perfino al razzismo nei confronti di Napoli, la Campania e del sud che sembra difficile da estirpare”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook, in risposta a Matteo Salvini e alle critiche sui festeggiamenti dopo la vittoria in Coppa Italia.
Senza nominarlo, lo chiama in causa per le critiche che il leader della Lega ha rivolto per i festeggiamenti dei napoletani per la vittoria della Coppa Italia. Cita la manifestazione organizzata “il 2 giugno in violazione di tutte le norme anti assembramento con la vispa Teresa”. Per De Luca, quanto successo a Napoli “sarebbe successo in qualsiasi parte d’Italia e del mondo”.
“Invece di insultare me o di mancare di rispetto perfino ai morti per virus, il signor De Luca riapra i troppi ospedali che ha chiuso in questi anni, i cittadini lo pagano per questo”, ha replicato Matteo Salvini ad affaritaliani.it alle polemiche nei suoi confronti del governatore della Campania. “L’unico razzismo che emerge – afferma Salvini – è quello del signor De Luca nei confronti dei suoi cittadini, che a decine di migliaia ogni anno sono costretti ad andare a farsi curare e operare in ospedali di altre Regioni, 14.000 solo in Lombardia nel 2019, pagando di tasca propria l’incapacità di chi governa”. Infine sulla Coppa Italia: “Da milanista che non vince da anni sono felice per la vittoria del Napoli, per i suoi tifosi e soprattutto per Rino Gattuso”.
“Non mi associo alla sagra dell’ipocrisia. Quella fotografia era assolutamente ipotizzabile che accadesse perché solo chi non conosce il calcio poteva immaginare che dopo una vittoria del Napoli contro la Juventus, che tutti sanno che cosa significhi per i tifosi, le persone sarebbero rimasti a casa”, ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a SkyTg24, in merito ai festeggiamenti. “Se il Governo pensava che ciò potesse accadere, ed era assolutamente prevedibile, allora non doveva consentire la ripresa del campionato e della Coppa – ha aggiunto – Ognuno di noi ha festeggiato a modo suo: c’è chi lo ha fatto con la mascherina, chi con quell’immagine che non solo era prevedibile ma scontata”.