di Vincenzo De Luca
Sullo stadio Collana si continua a fare confusione.
Ricapitoliamo: la proprietà dell’impianto del Vomero è della Regione Campania, che lo ha dato in gestione al Comune di Napoli per decenni. Tre anni fa, la precedente Giunta regionale aveva fatto una gara per affidare a imprenditori privati il Collana con l’impegno di realizzare i lavori di manutenzione. Quella gara non è stata fatta da noi. L’abbiamo ereditata.
Dopo lunghe discussioni, contenziosi e ricorsi, il 17 gennaio la Regione aveva deciso di consegnare l’impianto al consorzio aggiudicatario della gara. Nello stesso giorno il Consiglio di Stato, con una sentenza, ha annullato l’aggiudica al consorzio. Quindi, il 27 gennaio, ci siamo fatti consegnare dal Comune di Napoli le chiavi dell’impianto.
Perché? Perché la sentenza del Consiglio di Stato non era chiara, cioè non si capiva se – annullata l’aggiudica al primo classificato – la Regione potesse fare lo scorrimento consegnando al secondo classificato l’impianto, o dovesse fare la gara ex novo. Quindi l’Ufficio Legislativo ha chiesto un chiarimento al Consiglio di Stato.
Per evitare di perdere tempo in questo contenzioso, abbiamo deciso di impegnare l’Agenzia per le Universiadi per fare nel frattempo i lavori di manutenzione urgente, vista la situazione di pericolo strutturale che esiste. In attesa dei chiarimenti, dunque, abbiamo deciso di inserire il Collana nella rete degli impianti per le Universiadi e abbiamo dato mandato di realizzare un progetto per i lavori urgenti.
Progetto che è stato già definito: abbiamo deciso di far fare i lavori indispensabili alla società regionale “Sma” senza perdere tempo, mentre procede la gara telematica per i lavori più importanti. La “Sma” comincia i lavori la prossima settimana, mentre a luglio il Consiglio di Stato ha fissato l’udienza. Questa è la situazione.
Abbiamo deciso, ancora, di nominare un direttore dell’impianto perché con il massimo della trasparenza – quando si finiscono i lavori più urgenti e diventa possibile l’utilizzazione anche parziale dell’impianto – si possano invitare a partecipare a un comitato misto l’Agenzia per le Universiadi, il Coni, il Comune di Napoli e una rappresentanza delle associazioni sportive che utilizzano l’impianto. Appena saranno ultimati i lavori più urgenti, tutti saranno convocati e si darà vita a un comitato per gestire in maniera corretta gli impianti in attesa della consegna definitiva.
Tutto qui: questa è una delle tante eredità di groviglio amministrativo che abbiamo ereditato. Evitiamo di aggiungere, alla confusione che già abbiamo ereditato, altre confusioni inutili per motivi di polemica strumentale.