Luigi De Magistris ha in mente nuovi progetti per il suo futuro politico e quello del partito arancione. Il prossimo 22 ottobre ci sarà l’inizio al Tar Campania, della discussione sulla sospensiva della sospensione richiesta da De Magistris. Da questa data in poi, molte cose potrebbero cambiare per Napoli e per la città metropolitana. L’ex magistrato, se dovesse essere confermata la sospensione, sembrerebbe deciso a presentare le tanto discusse dimissioni. Questa scelta è dovuta al fatto di non voler essere descritto come il “nemico della patria”, appellativo che l’opposizione e parte dell’opinione pubblica, gli avrebbero dato a causa della sua mancata uscita di scena, dopo la condanna. Così De Magistris, in caso di reintegro negato sarebbe pronto a lasciare Palazzo San Giacomo, ma solo per potersi ricandidare. Il voto anticipato al prossimo Aprile, sarebbe, l’obiettivo a cui mira il sindaco sospeso. In quel periodo, infatti, c’è una grande probabilità che la sua accusa cada in prescrizione e, quindi, libero da qualsiasi vincolo giudiziario, potrebbe tranquillamente ricandidarsi.
A spingere De Magistris verso questa direzione sarebbero stati i risultati delle elezioni del Consiglio Metropolitano, dove la lista arancione ha ottenuto cinque consiglieri, pari a 20.823 voti. A fronte di questa riuscita, considerando che sia Partito Democratico sia Forza Italia non hanno conquistato una maggioranza schiacciante, il sindaco sospeso si sentirebbe sicuro a ripresentarsi al voto. Inoltre, grazie alla campagna da lui attuata dopo la sospensione, “Sindaco in strada”, in cui ha deciso di tornare tra la gente a svolgere le sue funzioni, è certo di aver riconquistato il rapporto con i cittadini. Lo stesso rapporto, che a parer suo, gli fece vincere le elezioni del 2011. De Magistris, che non conta con nessuna alleanza, proporrebbe lo schema della scorsa candidatura, in cui c’è, di nuovo, lui “solo contro tutti”, contro quei poteri forti, di cui egli stesso ha tanto parlato.
Nel disegno politico del sindaco sospeso, non ci sarebbero solo le possibili dimissioni, congiunte al voto anticipato. Sembra, infatti, che tra le idee di De Magistris, si faccia sempre più certa quella di presentare una lista per le prossime Regionali. Una candidatura dal colore arancione, se collegata a una buona alleanza, potrebbe ottenere anche solo un consigliere eletto, che sarebbe un buon risultato per l’ex magistrato. Chiaramente per ora si tratta solo di un’ipotesi, che si realizzerebbe indipendentemente dalla decisione del Tar. Decisione che porterà grandi cambiamenti, anche qualora De Magistris sia reintegrato. In tal caso, infatti, potrebbe scegliere di attuare alcune modifiche all’interno della Giunta.
Per ora, queste, sono solo supposizioni. Sicuramente il 22 ottobre, aldilà della decisione del Tar, sarà una data decisiva per il Comune di Napoli. A essere sicura, oggi, è la scelta di Luigi De Magistris a voler continuare questa “battaglia politica”, da lui così definita. Se anche dovesse dimettersi, difficilmente abbandonerà la scena, ma continuerà a fare “il sindaco di strada”, anche in vista della prossima candidatura. Candidatura, che unita alla Lista per la Regione, darà vita a un piano politico, di cui, utopico o realistico che sia, gli altri partiti dovranno tenerne conto, prima di scendere in campo.