Luigi De Magistris resta sindaco di Napoli. Respinti dal Consiglio di Stato i ricorsi del Governo e di due associazioni, il Movimento difesa del cittadino e l’Associazione lotta piccole illegalità, contro la decisione del Tar Campania sul caso del sindaco sospeso. I giudici dalla terza sezione del Consiglio di Stato presieduta da Pier Giorgio Lignani hanno confermato la sospensiva del Tar che ha bloccato gli effetti della delibera prefettizia che applicava la legge Severino.
«È una felicità improvvisa perché aspettavamo tutti il verdetto domani. Sono molto contento». Queste le prime parole all’Ansa del sindaco. Dopo l’esame in camera di consiglio, con relatore il giudice Rosario Polito, la decisione è stata comunicata in serata. A difendere il Comune di Napoli l’avvocato Fabio Ferrari, costituitosi ad adiuvandum al fianco di de Magistris. Dopo la condanna in primo grado nell’inchiesta Why not per abuso d’ufficio, per l’ex pm era scattata l’applicazione della legge Severino, che per gli amministratori locali prevede la sospensione dalla carica per 18 mesi in caso di condanna anche non definitiva.
“Nel bilanciamento degli interessi coinvolti, riveste prevalenza quello inerente alla prosecuzione del mandato elettivo», scrivono i giudici nel provvedimento legando quest’aspetto al giudizio di costituzionalità.
De Magistris resta quindi al suo posto. Sarà interessante capire se il sindaco sceglierà la strada della prescrizione, che tanto clamore ha suscitato con la sentenza Eternit, o attenderà coscientemente la conclusione del processo in Appello. La pronuncia del Consiglio di Stato infatti non cancella la condanna in primo grado di De Magistris, ma interviene solo sulla sospensione del suo ruolo amministrativo. Insomma, non cambia la sostanza politica delle cose, non costituisce un alibi. E non rappresenta neppure una nuova vittoria elettorale: il sindaco dovrà lavorare sodo per la città di Napoli.