Nel corso di un’iniziativa degli operai Whirlpool a piazza Dante, il sindaco è intervenuto parlando sia della vertenza che della recente sentenza della Consulta sui comuni con i conti in rosso.
In piazza Dante gli operai Whirlpool hanno dipinto una panchina di blu in onore di tutti i lavoratori. Un’iniziativa sostenuta dall’amministrazione per i diritti dei lavoratori, cui ha partecipato anche il sindaco Luigi de Magistris.
“La lotta dei lavoratori Whirlpool è una lotta in prima linea – ha spiegato il primo cittadino – Noi continuiamo a chiedere ai vari Governi che si susseguono un impegno maggiore e soprattutto in tempi di pandemia ci saremmo aspettati segnali immediati. Avevamo chiesto ai ministri del Governo Draghi di rispondere subito e con un linguaggio e atti diversi rispetto alla vertenza Whirlpool ma non vediamo alcun cambiamento concreto“. “Continueremo a lottare e questa panchina vuole essere il simbolo attraverso cui dire di non sedersi e smettere di lottare: chi passa da qui non deve mai dimenticare che la Costituzione italiana vive attraverso la lotta e l’attuazione dell’articolo 1 secondo cui la Repubblica è fondata sul lavoro“, è stata la conclusione del sindaco.
De Magistris è entrato anche nello specifico della recente sentenza della Corte costituzionale, la quale specifica che i debiti degli enti locali non possono essere dilazionati in 30 anni ma in 5.
“La sentenza della Corte costituzionale, che noi rispettiamo, è a mio avviso errata ed è venuto il momento che il Governo affronti in modo deciso il tema dei Comuni in maggiore difficoltà economica e finanziaria, non per loro responsabilità ma per una situazione normativa e pandemica. Le richieste della Corte sono inesigibili“, ha spiegato. “Qualora il Governo non avesse varato la proroga per l’approvazione dei bilanci dei Comuni, chiesta da alcuni sindaci, oggi ci vedrebbe contare oltre mille Comuni in dissesto. Al Governo, con l’Anci e con altri Comuni, abbiamo presentato delle proposte: c’è bisogno di liquidità, di norme e soprattutto non è possibile chiedere che si debba recuperare il debito in un anno in cui in virtù della pandemia il Governo ha rinviato il pagamento di tutte le cartelle“, è stata la conclusione di de Magistris.
Napoli Today