“Il presidente De Luca lo aveva annunciato, col nuovo finanziamento tutti gli aventi diritto e gli studenti meritevoli avranno accesso a borse di studio, solo così può diminuire il numero di ragazzi che non si iscrive all’università ed ancora di più, il numero di studenti che la abbandonano in corsa”.
L’emorragia di studenti dalle università italiane è, ormai, un dato accertato ed in Campania si sta lavorando per arrestare questo fenomeno. Ne abbiamo parlato col rettore dell’Università del Sannio, il professor Filippo De Rossi, che alle colonne di Linkabile ha destinato il suo pensiero fiducioso nei confronti del diritto allo studio: “Molto spesso il diritto allo studio è quasi negato, oltre alle borse di studio si dovrebbe pensare a dei criteri di rateizzazione delle tasse che possano dare la possibilità a chi vuole studiare di farlo”.
Per ora le immatricolazioni presso Unisannio non sono calate di molto e c’è tempo fino al 31 dicembre per iscriversi. “Allo stato attuale – ha affermato il rettore De Rossi – abbiamo una piccola riduzione, un 4% in meno ovvero qualche decina di persona in meno, quindi potremmo dire che per ora la situazione è stabile”. Allarmate però è il dato generico che riguarda il trend nazionale: “Se si analizzano gli ultimi anni il fenomeno comincia ad essere preoccupante– ha sottolineato De Rossi- Negli ultimi 5-6 anni in tutta Italia ci sono state circa 70mila immatricolazioni in meno, questo è un fenomeno nazionale nel quale ci incastoniamo”. Da cosa dipende tutto questo? ”Il fenomeno dipende da diversi fattori, direi una mancanza di conoscenza completa del mercato del lavoro, non è noto che con una laurea c’è il 30% di possibilità in più di trovare lavoro e una volta trovato c’è il 30% di possibilità in più rispetto ai non laureati di guadagnare più soldi.
Avere una laurea è un lusso, dal punto di vista delle tasse, ed è ovviamente un ottimo biglietto da visita, un requisito fondamentale oggigiorno per affermarsi sul mercato del lavoro, ma, purtroppo, anche chi è laureato resta ugualmente inoccupato. Per il prof. De Rossi la risposta è una sola; “L’analisi qui è più particolare, perché il contesto territoriale è importante. I dati di impiego sono diversi nelle varie zone d’Italia, come è noto. Il problema principale è che i laureati sono costretti ad andare via dalla Campania”.
L’emergenza lavoro in Campania è lampante, ma sono tantissime le menti brillanti del nostro territorio. I laureati dell’Università del Sannio, infatti, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con contesti lavorativi esteri ottenendo ottimi risultati, un vanto per il nostro territorio e come ha concluso il rettore De Rossi: ”I laureati italiani sono tra i migliori del mondo e concorrono sempre ai massimi livelli, si collocano molto bene sul mercato del lavoro nazionale ed internazionale.”