“Da tempo denunciavamo il nuovo abnorme debito di oltre 92 milioni di euro accumulato dal carrozzone Gori Spa. La settimana Commissione Ambiente, Energia, Protezione civile a seguito della nostra mozione e della conseguente istruttoria con acquisizione di documenti e audizioni ha stabilito con un atto ufficiale di sollecitare la Giunta a diffidare la Gori Spa al pagamento del debito delle annualità 2013 e 2014”.
“Nella scorsa legislatura regionale – sottolinea Maria Muscarà, componente della Commissione– la Gori Spa ha già usufruito di uno scandaloso provvedimento“salva debiti” dove venivano abbattuti oltre 70 milioni di debiti e spalmati i restanti per 20 anni. Un atto, l’abbattimento della mole di debiti, alquanto dubbio se si considera che la Gori è una società per metà privata dove vi fanno capo le più importanti e note multinazionali del business dell’acqua”.
“Il M5S è per l’acqua pubblica ed ha presentato una proposta di legge regionale di riordino del servizio idrico integrato in Campania costruita dal basso con i comitati di cittadini che punta alla ri-pubblicizzazione dell’acqua – continua Muscarà- questo è il nostro orizzonte”.
“Domani in Commissione daremo battaglia, si esaminerà la proposta di legge della Giunta – denuncia Muscarà -che va in una direzione contraria all’esito del referendum del 2011 quando 27 milioni di italiani hanno stabilito con voto democratico che l’acqua non è una merce e appartiene al diritto alla vita”.
Sulla Gori Spa non faremo un solo passo indietro – conclude Muscarà – continueremo a chiederne la messa in mora e la liquidazione non solo per ragioni di debiti ma anche perla scarsa qualità del servizio che offre. Voglio ricordare che proprio in queste ore oltre 150 mila cittadini di Pomigliano, Casalnuovo, Castello di Cisterna, Sant’Anastasia, Pollena, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio e Marigliano sono al secco per un guasto della condotta idrica e la Gori Spa ha annunciato il black out idrico con un singolare avviso sul sito web”.