La storica Galleria Umberto I di Napoli continua a far discutere. La galleria commerciale costruita alla fine dell’Ottocento in Via Toledo è uno dei monumenti più affascinanti della città. Situata nel cuore di Napoli è oggi un’importante attrazione turistica, nonché luogo dove risiedono numerose attività commerciali. Due anni fa fece molto discutere lo stato in cui si trovava l’intera costruzione, i fregi della facciata erano così mal ridotti, che diversi frammenti caddero al suolo e tra le enormi pietre, una uccise il giovane Salvatore Giordano, che passeggiava con gli amici in Via Toledo. Dopo quella tragedia, iniziarono i lavori di ristrutturazione dell’intero monumento.
Oggi, Galleria Umberto I torna a creare polemica per lo stato di degrado che la circonda e la pervade. I commercianti da tempo hanno denunciato l’esistenza di piccoli accampamenti dei senza dimora, che si trovano ai lati dei diversi ingressi della Galleria, nello specifico quello di Via San Carlo, che sarebbe poi il principale e quello di Piazzetta Matilde Serao. I varchi sarebbero diventati gli alloggi, di chi sfortunatamente non ne ha uno proprio, con le conseguenti condizioni igienico-sanitarie che derivano da una simile situazione. Cattivi odori e sporcizia accolgono chi entra in Galleria. Per non parlare dei venditori ambulanti che utilizzano Galleria Umberto I come luogo in cui nascondersi dalla polizia.
La situazione è diventata talmente insostenibile che un residente, che abita dal lato di Via San Carlo, ha deciso di lanciare una petizione per la salvaguardia di Galleria Umberto I, da indirizzare al Prefetto di Napoli, al Sindaco di Napoli e al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per portare all’attenzione comune il problema. Come si legge dalla petizione, la raccolta firme dovrebbe servire: «A segnalare alle autorità competenti il degrado in cui versa il porticato d’ingresso alla Galleria Umberto I sul lato di via San Carlo e la storica piazzetta Matilde Serao e chiedere loro un serio e concreto provvedimento per il ripristino di condizioni sociali e igieniche compatibili con la dignità del luogo e dei suoi frequentatori».
Sebbene si riconosca il lavoro della Polizia Municipale che pattuglia la zona e della Napoli Servizi che provvede a igienizzare, lo sforzo non basterebbe a risolvere una situazione così degradante, a tal punto che diverse attività commerciali ai lati dell’ingresso avrebbero scelto di chiudere. Degrado che denuncia anche la proprietaria di un negozio in Galleria: «Negli ultimi anni, viviamo un forte disagio nella zona della Galleria Umberto I e delle strade limitrofe. Cosa ci aspettiamo? Che mettano l’esercito a impedire che questi luoghi siano usati come gabinetti a cielo aperto o come dormitori. Che il “Welfare” del Comune intervenga e assista queste povere persone nei luoghi appropriati, che ci sia un coordinamento tra le associazioni benefiche che sostengono i senza fissa dimora. Le attività che gravitano in Galleria e all’esterno di essa sono tutte compromesse dal degrado, fate presto a intervenire, affinché non sia troppo tardi».
Quello che è sicuramente uno dei monumenti più importanti di Napoli dovrebbe essere preservato, salvaguardato affinché conservi il suo antico splendore, curato dalle istituzioni e dai suoi cittadini, rispettato da tutti perché parte del patrimonio artistico della città.
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