Nel frattempo le trattative e gli incontri proseguono. Dario Franceschini e Andrea Orlando, gli uomini del Pd che discutono dell’assetto del futuro governo, sarebbero arrivati a mezzogiorno a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma la notizia è stata smentita e l’incontro non ci sarebbe stato. Una mezz’oretta dopo nella sede del governo è arrivato Di Maio. “Ho votato, ma non dico come. Il voto è segreto”, annuncia il leader del M5s. Nel pomeriggio Conte ha incontrato nuovamente i capogruppo di Pd e M5s a Palazzo Chigi.
Orlando si è tirato fuori dalla squadra di governo. “Il segretario mi ha proposto di fare parte del nuovo esecutivo con una delega di grande rilievo. Ho declinato per due ragioni. La prima è che, come ripeto da settimane, la nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine. La seconda, la più importante, è che credo che la scommessa che stiamo facendo si gioca in larga parte nella società e in questo senso sarà determinante il ruolo del nostro partito”.
Viceversa per Paola De Micheli, l’altra vice di Zingaretti, un ruolo nel governo è più che probabile: “Io sono a disposizione. Se posso essere utile, sarò utile. Mi piace molto quello che sto facendo, lavorare con il segretario Zingaretti. Quello che mi verrà chiesto, lo farò”, ha risposto uscendo dal Nazareno. Poi ha aggiunto: “Siamo alle battute finali di una grande e serio progetto per il Paese”. Il capogruppo dem alla Camera Graziano Del Rio aggiunge: “Il lavoro è praticamente finito”.
“Vedremo quale sarà il risultato, ma abbiamo già vinto, perché tutta Italia e anche il resto del mondo sa che questo governo si formerà grazie al voto di italiani che, iscritti a una forza politica, possono decidere senza delegare”. A rivendicarlo il capo politico M5s, Luigi Di Maio, dopo aver pranzato con Alfonso Bonafede, nel giorno del voto degli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau. Di Maio non ha però voluto svelare il suo voto, né ha risposto alle domande dei cronisti, comprese quelle sui suoi rapporti con il co-fondatore M5s Beppe Grillo