Luigi Di Maio dal palco della scuola di governo M5s a Pescara ha presentato il programma elettorale del Movimento. Nel frattempo ha presentato alcuni degli esterni che “lavoreranno con il Movimento” nelle prossime settimane e a cui ha chiesto di candidarsi per i collegi uninominali. Tra loro il comandante Gregorio De Falco , Vincenzo Zoccano presidente del Forum italiano disabilità; i giornalisti Gianluigi Paragone e Emilio Carelli e il presidente di Adusbef Elio Lannutti. Di Maio ha dichiarato, in merito: “I nostri 300 candidati agli uninominali, faranno tremare i polsi agli altri partiti. In questi giorni alcuni esponenti di altri partiti hanno chiamato i nostri candidati supplicandoli di non farlo perché altrimenti li costringeranno a fare brutta figura”. Innanzitutto l’abolizione delle leggi inutili: l’obiettivo M5s è quello di procedere alla cancellazione di 400 leggi. Come già annunciato nei giorni scorsi, sul sito leggidaabolire.it tutti i cittadini possono proporre i provvedimenti che vorrebbero vedere tolti. Al secondo punto compare “smart nation: nuovo lavoro e lavori nuovi” ovvero “investimenti ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni, investimenti in nuova tecnologia, nuove figure professionali, internet delle cose, auto elettriche, digitalizzazione PA”. Al terzo punto: reddito di cittadinanza, mentre al quarto punto: la pensione di cittadinanza “mai più sotto i 780 euro”, ovvero “1.170 euro netti al mese per una coppia di pensionati”. Quinto punto: meno tasse. A cui seguono una serie di promesse: “Riduzione delle aliquote Irpef, niente tasse per redditi fino a 10mila euro, manovra choc per le piccole e medie imprese, riduzione del cuneo fiscale e riduzione drastica dell’Irap, abolizione reale degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia, inversione dell’onere della prova: il cittadino è onesto fino a prova contraria”. Lo scopo è risparmiare 50 miliardi che tornano ai cittadini.