C’è un rapporto tra la parte cognitiva e quella emozionale nei rituali politici.La diretta video di oggi di Luigi Di Maio,che guida la sua macchina sulla strada tra Acerra e Nola e parla dei rifiuti,della terra dei fuochi ed annuncia un settembre “caldo per la politica”,fa scuola per una nuova comunicazione politica. Passa dalla retorica al discorso persuasivo. Ed ecco l’attacco:
«Per risolvere il problema della terra dei fuochi servono soldi e bonifiche, sorveglianza e controllo: di certo non aiuta avere De Luca alla presidenza della regione Campania e il Pd al governo, partito che ha governato questa ragione quando cresceva sempre di più il fenomeno dei roghi».
Il componente del direttorio del MOV 5stelle è poi categorico:
«Ora dobbiamo scendere in piazza: se si è fatto qualcosa nel 2013 era perché per le strade c’erano decine di migliaia di campani che protestavano. Settembre deve essere mese caldo per la politica e non per i cittadini che respirano l’aria calda dei roghi tossici» afferma Di Maio durante il «sopralluogo» ripreso poi in video nei pressi della discarica abusiva di Calabricitto. «Facciamo appello a tutte le persone che vogliono muoversi e mobilitarsi per dire la parola fine ai righi tossici, anche alle associazioni e alle diocesi. Le parrocchie sono sempre state in prima fila a denunciare i roghi. Organizzatevi! La mobilitazione non deve partire dal M5s, si devono organizzare i cittadini: noi – conclude – saremo insieme a voi in prima linea!».