A pochi giorni dalla vittoria al Festival, il cantautore Diodato racconta il suo nuovo album «Che vita meravigliosa» a “Vanity Fair”. «Quando esci da una settimana come quella, se ti fermi rischi un crollo fisico», ha raccontato, «ma ora sono in una fase molto bella della mia vita e voglio godermela. Devo ancora realizzare bene quello che è successo. Quando è successo davvero sono stato stravolto ma anche stra-avvolto da un sacco di amore e di parole splendide nei miei confronti e da un sacco di grazie che è la cosa più bella che però mi ha spiazzato e mi ha fatto capire che abbiamo condiviso un’emozione e questa è la cosa più bella. »
«Cadere non è inutile», canta Diodato nel brano Alveare. E infatti uno dei temi che più ritorna nel disco è proprio quello del sapersi rialzare dopo la fine: che sia di un amore o di una qualsiasi esperienza della vita. «Ho sempre avuto una malinconia dolorosa dentro, che però è diventata anche una chiave di lettura importante per lavorare con i miei limiti. Sono riuscito a usare quel dolore come fonte di ispirazione».
«Questo lavoro arriva da tutte le cose che mi sono successe, dal rapporto che ho intensificato con musica, perchè ho capito che mi poteva aiutare umanamente a crescere, quindi volevo che l’album contesse il concetto che non è solo musica ma è un percorso umano che spero continui a lungo. Vorrei invecchiare con la musica ci ho messo tutta la strada fatta in questi anni e spero che questo si senta perchè è un percorso difficilissimo ma bello».
Un’altra parola chiave di Che vita meravigliosa è: empatia. «Un aspetto fondamentale per me e che, forse, oggi manca un po’ nelle nostre vite», commenta il cantautore. «La paura ti allontana dal prossimo».
Difatti, il nuovo lavoro del cantautore si contraddistingue anche per uno sguardo attento alla società, ai rapporti tra esseri umani, alle barriere invisibili che caratterizzano il nostro tempo. C’è anche un omaggio a Taranto e alla sua terra. «Ciò che mi scorre nel sangue il tipo di attitudine, l’approccio alla vita viene dalla mia terra. Anche vedere il dolore e le difficoltà come grandi insegnanti».
Ad aprile Diodato sarà live a Milano e Roma e il 16 maggio rappresenterà il nostro Paese all’Eurovision Song Contest a Rotterdam.
«Saranno due incontri per provare a condividere quello che ho fatto e per ricevere l’emotività di chi verrà a cantare le mie canzoni. È fondamentale, è l’aspetto più importante del fare musica».