L’obbiettivo primario è combattere la disoccupazione giovanile. La proposta arriva da Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. L’obiettivo è finanziare lo sviluppo, dice Boccia, aggiungendo come ricetta l’azzeramento “del cuneo fiscale sul l’assunzione dei giovani per i primi tre anni. Sapendo fin d’ora che dopo dovremo ridurlo per tutti”. Sul fronte dal lavoro Confindustria chiede al governo di muovere, partendo “dal documento condiviso con Cgil, Cisl e Uil” nei mesi scorsi. L’intento è collaborare all’ elaborazione di un sistema di politiche attive “che in Italia manca da sempre”. Il tema delle retribuzioni e del loro aumento potrebbe, secondo Boccia, trovare risposta nell’ aumento della produttività. Il messaggio di Boccia interpreta l’urgenza di varare “un’operazione verità”. In poche battute il presidente di Confindustria riassume anche la posizione politica dell’associazione e le riserve nei confronti dei movimenti anti Eu. “Su debito pubblico, deficit e crescita facciamoci guidare da competenza e serietà. E – sottolinea – lasciamo a chi si inventa leader, senza nemmeno avere il senso della storia, di propagandare avventure pericolose che ci porterebbero dritti fuori dall’ Europa e dentro fallimenti pubblici e privati”