Mancano pochi giorni a Natale e le preparazioni dei dolci natalizi procedono a ritmo serrato. In Portogallo il dolce di Natale per eccellenza è il Bolo Rei. Questo dolce rappresenta per il Portogallo quello che per noi può essere il Panettone: basta portarlo in tavola, o regalarlo, ed è subito Natale! La sua forma a ciambella ricorda una corona, da cui il nome Bolo Rei (“torta del re”).
Le origini del Bolo Rei
Il dolce di Natale portoghese per eccellenza ha, almeno in parte, origini francesi. Alla Corte di Luigi XIV esisteva infatti un certo Gâteau des rois, prodotto e mangiato tra il giorno di Natale e l’Epifania, di cui esistono diverse testimonianze. Successivamente alla Rivoluzione Francese il dolce, con la sua connotazione “reale”, fu proibito, o meglio, ne venne proibito il nome. Il Gâteau era probabilmente troppo buono per essere semplicemente dimenticato, e così i maestri pasticceri continuarono a produrlo, semplicemente variandone il nome in Gâteau des San-Cullottes.
In Portogallo pare che sia la Confeitaria Nacional di Lisbona la pasticceria dove per la prima volta venne sfornato il dolce di Natale portoghese, attorno al 1870. Il dolce ricalcava con qualche adattamento un’antica ricetta francese.
Usanze e tradizioni
Il bolo rei solitamente è posto al centro della tavola delle feste la sera della vigilia e mangiato tra Natale e l’Epifania. L’aspetto più particolare e più caratteristico del dolce di Natale portoghese riguarda l’antica tradizione di nascondere una fava secca e un piccolo regalino: un oggettino di solito fatto di metallo.
Il giochino metallico portava buona sorte al commensale che lo avesse trovato nella propria fetta. Chi invece addentava la fava, avrebbe dovuto portare il prossimo Bolo Rei agli altri invitati.
Questa tradizione ha radici molto antiche che risalgono all’epoca romana. Pare infatti che durante i banchetti deiSaturnalia (festeggiamenti in omaggio al dio Saturno) fosse uso eleggere un “Re della festa” nascondendo una fava secca all’interno di un dolce rotondo.
Si narra, inoltre, che per decidere chi tra i tre Re Magi dovesse per primo porgere il dono a Gesù Bambino, si fece affidamento proprio a una fava nascosta in una torta: chi dei tre l’avesse trovata avrebbe consegnato il proprio omaggio per primo.
Sempre seguendo i miti e le storie tramandate, il Bolo Rei sarebbe il simbolo dei tre doni dei Magi: la crosta dorata rappresenterebbe l’oro, la frutta candita la mirra e l’aroma di torta appena sfornata l’incenso.
Varianti del Bolo Rei
In Portogallo esiste anche il Bolo da Rainha (“Torta della Regina“). Si differenzia dal Bolo Rei per il fatto di non avere la frutta candita e le uvette, ma solo frutta secca.
Esistono davvero molti dolci simili a quello portoghese, sia in Europa che oltre-oceano. Tutti sono accomunati per la forma a ciambella e per il colore dato dalla frutta candita, oltre che dalla connotazione “regale” nel nome.
Il bolo rei è quasi il gemello del Roscón de reyes spagnolo: la differenza tra i due sta nel fatto che nella ricetta del bolo rei ci sono uvetta, frutta secca e Porto, e nel roscón de reyes no. Il Roscón de reyes è invece aromatizzato con acqua di fiori d’arancio, e spesso tagliato a metà e farcito di panna montata.
Quindi un soffice e meraviglioso dolce che, con il suo profumo delizioso e il suo aspetto invitante, riesce a mettere d’accordo a Natale tutta la famiglia.