Dolci di Natale: Bûche de Noël
Food

Dolci di Natale: il Bûche de Noël, ricco di fascino e gusto

Si è soliti dire “Paese che vai tradizione che trovi!” e per quanto riguarda i dolci natalizi è proprio così. In Francia, dessert icona di questo magico periodo è il Bûche de Noël, un dolce a forma di tronco di cui esistono molteplici varianti. Passeggiando per Parigi in questi giorni, è impossibile restare immuni al fascino delle vetrine delle pasticcerie, che traboccano di questo dolce.

Il Bûche de Noël, anche detto “tronchetto di Natale”, non è solo molto bello da vedere ma è anche molto amato da grandi e piccini per la farcitura alla crema e la morbidezza del pan di spagna reso croccante al palato dalla glassa al cioccolato.

Le origini del Bûche de Noël

Anche se capita spesso di trovarlo anche nelle pasticcerie italiane, la paternità di questo dolce natalizio è da attribuire ai nostri cugini francesi.

L’antico dolce si rifà alla tradizione del ceppo di Natale, particolarmente diffusa nel centronord Europa (ma nota anche in Lombardia, Grecia, Portogallo e Spagna). La leggenda narra che la Vigilia di Natale il capofamiglia bruciava un tronco di legno nel camino. Il tronco, idealmente, doveva continuare a bruciare fino all’Epifania. Ai resti del ceppo, che andavano assolutamente conservati, erano attribuite proprietà magiche e propiziatorie, come quella di favorire il raccolto e l’allevamento, così come la fertilità di donne e animali.

Per il Cristianesimo questa usanza significava “nuova manifestazione”. Terminate le celebrazioni del Natale le braci venivano conservate per l’inverno successivo come augurio di prosperità e salute.

Ci sono riferimenti anche alle popolazioni celtiche e ai loro riti pagani propiziatori a cavallo del solstizio d’inverno. Lì era diffusa l’usanza di bruciare un grosso ceppo con l’arrivo dell’inverno poiché si credeva che le fiamme potessero tenere lontane le creature maligne.

Sono i francesi, però, in tempi abbastanza recenti (1945) a tradurre questa tradizione in un dessert portatore del suo significato simbolico. A partire dal secondo dopoguerra nei paesi francofoni il ceppo di legno viene, quindi, sostituito dal dolce a forma di cepporicoperto di cioccolato o crema di caffè e glassa e riempito tradizionalmente da marmellata: segno del cambio dei tempi.

Sicuramente la versione moderna di questo dolce si deve al pasticcere Pierre Lacan.

Un dolce natalizio cambiato nel tempo

Il Bûche de Noël è composto principalmente da pasta biscotto, un impasto dalla consistenza perfettamente elastica, adatto ad essere ripiegato su sé stesso per formare un tronco. La tradizionale ricetta prevede l’utilizzo di uova, burro, zucchero, farina e cioccolato in quantità decisamente non favorevoli alla linea. Inoltre, in origine era la marmellata a comporre la farcitura.

Dolci di Natale: Bûche de Noël

Con il tempo la ricetta ha subito modifiche e sono nate innumerevoli varianti: versione ‘bianca’, con crema di marroni, al rhum, al caffè, con glassa di cioccolato fondente, ripieno di creme ai gusti più innovativi come pere e cacao, fragole, mango esotico, mele caramellizzate, pistacchio, ananas.

Oggi vanno molto di moda le “bûches fantaisies”, che non sono arrotolate, ma cotte in uno stampo, ripiene di creme altrettanto fantasiose. E spazio alla fantasia anche per le decorazioni, che talvolta sfiorano l’eccentricità.

Il “ceppo d’abete” può essere ricoperto di cioccolato e guarnito a piacere con canditi, marmellata, crema alle castagne o al burro. Lo si può infatti decorare con qualsivoglia formina di zucchero o presentarlo in versione “moderna”.

Non resta, quindi, che lasciarsi trasportare da questa dolce tradizione natalizia francese che occhieggia invitante e canta a squarciagola “É Natale”.

 

 

Potrebbe piacerti...