Un messaggio controcorrente, un gesto forte contro il “troppo femminismo” pubblicato dall’attrice Catherine Deneuve ed altre 100 donne firmatarie sul giornale francese “Le Monde” contro la caccia alle streghe attuato con troppa disinvoltura dai media e gli opinion leader dopo il caso del regista Weinstein Holliwodiano e il caso di Brizzi a livello italico.
DOPO IL CASO WEINSTEIN, L’UOMO ESCE SEMPRE PIU’ RIDIMENSIONATO
Un chiaro atto d’accusa del cinema rosa francese contro chi vuole confondere anche in sede giudiziaria, la violenza sessuale contro le donne che la Deneuve e le sue colleghe condannano fermamente
e “la liberta’ di importunare e corteggiare” da parte dell’uomo, che gia’ da decenni ne risulta ridimensionato per l’avvento dei social che ne hanno totalmente dimezzato la dimestichezza alla conquista face-to-face, trasformandoli in animali con le pulsioni sessuali da “tastiera” oltre che per le preoccupazioni riguardanti la confusione di tali azioni o atteggiamenti anche in ambito lavorativo, dove possono scattare licenziamenti, dimissioni e problemi ambientali.
LA DENEUVE: “DIFENDIAMO LA LIBERTA’ DI IMPORTUNARCI”
La Deneuve al giornale francese “Le Monde” e’ seriamente preoccupata per chi mette sullo stesso piano stupratori e uomini con la sola colpa di corteggiare anche sfacciatamente: l’ex compagna del grande attore italiano Marcello Mastroianni e le altre attrici francesi parlano chiaramente di “giustizia sbrigativa in cui già miete le sue vittime, con uomini puniti nell’esercizio del loro lavoro, costretti a dimettersi, avendo avuto come unico torto quello di aver toccato un ginocchio, tentato di strappare un bacio, o aver parlato di cose intime in una cena di lavoro, o aver inviato messaggi a connotazione sessuale a una donna che non era egualmente attirata sessualmente”.
Le firmatarie danno anche un monito alle loro colleghe piu’ giovani, che forse troppo ingenuamente o maliziosamente non sanno distinguere una violenza da un corteggiamento: “siamo “abbastanza mature per ammettere che la pulsione sessuale è per sua natura offensiva e selvaggia, ma siamo anche sufficientemente accorte per non confondere il corteggiamento maldestro con l’aggressione sessuale”.
IL CASO WEINSTEIN: COMPORTAMENTI E AZIONI DIFFERENTI IN BASE ANCHE A STORIE GENERAZIONALI
Un dato particolarmente rilevante e’ l’eta: non e’ un caso che tra le firmatarie una grossa percentuale riguarda donne dai 40 anni in su (Catherine Deneuve su tutte) donne consapevolmente legate ad una societa’ in cui il successo e l’ambizione venivano relegate in secondo piano per far posto alla famiglia, dove un rifiuto equivaleva ad un successo alla propria dignita’ e non al dio denaro.
IL CASE HISTORY VIRNA LISI
Uno dei tanti Case History riguarda la bellissima e indimenticata attrice italiana Virna Lisi: da testimonianze di addetti ai lavori, negli anni 60 interruppe clamorosamente
e dopo pochi mesi un contratto di lavoro miliardario holliwodiano gia’ firmato, per ritornare dalla sua famiglia, rinunciando senza batter ciglio all’opportunita’ di recitare accanto ad i migliori attori dell’epoca holliwodiani, denaro e ancor di piu’, pagando una penale per il danno ricevuto dalla produzione americana