Quota 100 non verrà rinnovata. Lo ha annunciato Mario Draghi, sottolineando che “ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità”. Il presidente del Consiglio ha poi parlato del Patto di Stabilità, affermando che “abbiamo un anno” per parlare di revisione, “c’è tempo per maturare punti di vista che siano realistici”.
Per evitare un brusco ritorno alla Fornero in manovra potrebbe quindi essere introdotta nel 2022 “Quota 102”, cioè un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (ci rientrerebbero poco meno di 50mila persone), e nel 2023 “Quota 104”. Questo consentirebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero, che costringerebbe ad aspettare i 67 anni per dire addio al lavoro.
Il premier Draghi ha già detto che “Quota 100 si tocca ed è un bene” perché “i numeri ci dicono che c’erano distorsioni che vanno affrontate”. Per esempio, quelle donne è un tema che “va affrontato”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo al meeting dei giovani di Confindustria. “Non mi convince” la proposta di far andare prima in pensione le donne che fanno figli perché “sembra una cosa del Ventennio”, ha aggiunto.
Salvini: “Stiamo lavorando per tutelare il diritto all’occupazione e alla pensione, ci lavoro io direttamente con il presidente Draghi: l’importante è non tornare alla legge Fornero”. Così Matteo Salvini commentando le parole del premier a Bruxelles. “Non vogliamo chiamarla Quota 100 – ha aggiunto -, la chiamiamo Quota Y. L’importante è non portare via 5, 6, 7 anni di vita a tanti lavoratori”.