Il problema del consumo di alcool e droga da parte degli adolescenti esiste da sempre, senza alcun confine geografico. Riguarda tutti i paesi del mondo, chi più o chi meno. E l’Italia, chiaramente, non n’è esente. Anzi, sembrerebbe che addirittura negli ultimi anni il consumo di sostanze stupefacenti e bevande alcoliche, abbia raggiunto picchi preoccupanti. A dirlo è l’ultimo rapporto Espad, European School Survey Project on Alcohol and other Drugs, un sondaggio che è effettuato attraverso questionari somministrati a un campione di ragazzi. Argomento dell’indagine non è di difficile immaginazione. Le domande, infatti, sono tutte incentrate sull’utilizzo di droghe e di alcool e i modi di consumo.
L’ultimo rapporto in Italia ha esaminato un campione di trentamila ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Il dato più allarmante che è venuto fuori da questionari italiani, è che circa 54 mila giovani (rispetto all’intera popolazione di quell’età di 2,4 milioni sull’intero territorio), nell’ultimo anno ha fatto uso di droghe, senza sapere nemmeno che tipo di sostanze fossero. Un risultato questo, davvero preoccupante, considerato che un simile atteggiamento può voler dire anche, che questi giovani ignorano totalmente rischi e danni, che l’utilizzo di droghe può comportare. Purtroppo, però, è un trend sempre più comune tra i giovani. «Molti avevano risposto che avevano provato pasticche, misture di erbe, liquidi vari, senza avere idea di cosa fossero. A essere così incoscienti erano soprattutto i maschi tra i 17-19 anni, che già usavano altre sostanze», ha così commentato la dottoressa Sabrina Molinaro, dell’Istituto fisiologia clinica del Cnrd di Pisa, che si è occupata dei questionari.
Continuando a leggere il rapporto emergono numeri molto alti, sembrerebbe che almeno un adolescente su tre, in Italia, nell’ultimo anno, abbia preso sostanze illegali. Preoccupante è anche l’utilizzo dell’alcol, circa l’88% dei ragazzi del nostro paese ne fa uso sporadicamente. «Si beve per sballarsi», questa è la risposta data da circa quattro giovani su dieci. Centoquarantamila ragazzi fumano cannabis abitualmente, diciannovemila giovani, invece sniffano solitamente cocaina. Impossibile non preoccuparsi dinanzi a questi dati. I danni che l’utilizzo di droga e alcol comporta, soprattutto su ragazzi piccoli, possono essere gravissimi. Per questo motivo è necessario un intervento che sensibilizzi i minori. La dottoressa Molinaro è certa che un programma d’educazione nelle scuole, possa portare a ottimi risultati:«Analizzando i dati raccolti con Espad, ci siamo accorti che funzionano i programmi di educazione nelle scuole. Ad esempio dove sono stati attivati corsi sul gioco d’azzardo, la pratica è calata. Le scuole però non hanno risorse finanziare e professionali, ma un programma mirato darebbe buoni risultati, che porterebbero anche un ingente risparmio economico sulle spese per il recupero di tossicodipendenze». Fondi per programmi di questo genere dovrebbero rientrare nelle priorità dell’agenda nazionale, una sensibilizzazione preventiva sarebbe senz’altro efficace ad arginare un fenomeno, che sta diventando sempre più grave.