Sono passati quasi 4 anni da quella tragica notte dell’8 Settembre 2017 in cui Alessandra Madonna, 24enne di Melito, morì a seguito delle ferite riportate perché trascinata dall’auto del fidanzato, Giuseppe Varriale, cui era
aggrappata. La Cassazione ha confermato la qualificazione del reato (omicidio preterintenzionale) ed ha rinviato ad altra sezione della Corte d’ Assise di Napoli la rideterminazione della pena (attualmente fissata in 8 anni e 2 mesi di
reclusione). «Mia figlia sognava di fare l’assistente sociale e quel sogno è stato brutalmente spezzato dall’ uomo che diceva di amarla. Mi commuove l’idea che nel suo ricordo e per onorarne la memoria si sostengano gli studi di due futuri assistenti sociali». La voce tagliata dall’emozione di papà Vincenzo, spezzano il cuore. Un uomo che dal suo dolore ha fatto sì che potesse realizzarsi il sogno, un’occasione per due ragazzi con la stessa passione della sua adorata figlia.
Ieri pomeriggio, presso il Suor Orsola Benincasa si è tenuta la cerimonia di proclamazione di due borse di studio in onore di Alessandra riservate a due studenti del Corso di laurea magistrale in Programmazione, amministrazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali dell’Università Suor Orsola Benincasa.
«A lei non è stato concesso, ma quest’ iniziativa nasce nel suo nome e darà un’opportunità a due giovani di aiutare il prossimo, come Alessandra amava fare». I due studenti premiati sono il 23enne Emmanuele Palumbo, educatore professionale per minori presso il Centro Regina Pacis di Napoli e la 24enne Sara Staiano di Piano di Sorrento, operatrice sociale di assistenza domiciliare ai minori della cooperativa Prisma.
Durante la cerimonia, non è mancata una riflessione su “L’ emergenza pedagogica della violenza di genere” introdotta da Enricomaria Corbi, direttore del dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione, Samuele Ciambriello, garante regionale dei detenuti che ha ricordato “Sono super emozionato, basta insegnamento a distanza. Questa idea nasce nel momento in cui mi prendo il dolore, le cicatrici, le ingiustizie di Enzo Madonna. C’è una differenza tra un ricordo e una memoria. I ricordi sono dei piccoli “santini”, la memoria invece è quello che vivremo tramite questi ragazzi. Grazie ad Enzo e al Preside Lucio D’Alessandro per aver creato questa occasione e per aver permesso oggi di essere meno distanti.”
Alla cerimonia presente anche Flavia Matrisciano, direttore Fondazione Santobono-Pausilipon. Sul boom dei femminicidi (13 in Italia nei primi tre mesi del 2021 con l’ultima vittima a Napoli, Ornella Pinto, laureata al Suor Orsola) è intervenuta tra gli altri Fabrizio Manuel Sirignano, presidente del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria, che spiega: “Siamo davanti a una grave patologia della società, dell’educazione e della comunicazione che rende necessaria una vera e propria rivoluzione del sistema educativo nella trasmissione dei valori sin dalla scuola primaria”.