Una timida, diversificata e graduale riapertura sul suolo nazionale dei luoghi simbolo di cultura, è avvenuta ieri, 18 maggio, coincidente con la Giornata Internazionale dei Musei, quest’anno incentrata sul tema della diversità ed inclusione, svoltasi eccezionalmente sulla piattaforma digitale per l’emergenza coronavirus, alla quale ha aderito il Museo Archeologico Nazionale di Napoli con una mostra” Canova e l’Antico” a cura di Paolo Soriani, al fine di dimostrare che la bellezza non è mai declinata in un unico modo.
A Napoli la Fase 2 comincia con il rimpossesso del patrimonio artistico.
Nella città partenopea si registra l’apertura al pubblico dell’imponente portone giallo del Museo Madre di arte contemporanea, il quale ha accolto le sue due prime visitatrici francesi residenti nel capoluogo campano, in ottemperanza alle misure contenute nel DPCM 17.05.2020 e nell’Ordinanza 48 del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per scongiurare il rischio da contagio Coronavirus, le quali prevedono: utilizzo di mascherine e guanti, l’installazione di contenitori con soluzione idro-alcolica per l’igiene delle mani, rilevazione della temperatura corporea grazie all’ausilio di termoscanner posti all’entrata, ingressi scaglionati con un massimo di 20 persone all’ora ed acquisto di ticket online al fine di evitare assembramenti.
“Con la riapertura del museo abbiamo voluto dare un segnale che il Madre è pronto a riaccogliere la sua comunità, di cui fanno parte anche tutte le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori” ha dichiarato Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, che ieri ha accolto personalmente i primi ospiti.
Riprende l’attività anche la Chiesa Pio Monte della Misericordia, nella quale si potrà ammirare gratuitamente, per tutta la settimana, la splendida opera del Caravaggio realizzata su incarico di Luigi Carafa-Colonna tra il 1606 e il 1607 “Le sette opere di Misericordia” e che ieri ha annotato l’afflusso di circa 30 persone.
Nuovamente accessibile anche Castel Sant’Elmo, l’unico castello al mondo avente una pianta a sei punte che si erge imponente dall’altura del Vomero, dal quale si può godere di un magnifico panorama.
Si dovrà attendere il 2 giugno per la riapertura del Museo Archeologico di Napoli e del Museo di Capodimonte, anche se l’ingresso nel Real Bosco è da ieri già accessibile, nel rispetto della distanza di sicurezza.
Entusiasmo ed incertezza dominano il mondo delle Mostre, in un settore che vive di turismo, ormai bloccato da mesi, e che fa i conti con la perdita di incassi ed i costi esorbitanti per permettere un’adeguata protezione di coloro che entrano nei Musei.
Il nostro Paese, culla dell’arte, merita e ha bisogno di ripartire.
Arricchiamoci con la cultura.
Anna Pavarese