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E se vi dicessimo che esiste la dieta del pane (e che funziona)?

Già dal titolo, scommettiamo che molte di voi avranno storto il naso, pensando sia un controsenso parlare di dimagrimento mangiando pane. Aspettate a trarre un giudizio, perché la dieta del pane, se ben strutturata e con le giuste porzioni, consente davvero di restare in forma, se non di perdere i chiletti indesiderati. E se è vero che, in linea generale, i carboidrati sono temuti da noi donne, pane in primis, a riabilitare questa categoria e, nello specifico, questo alimento è stato già tempo fa la nutrizionista e ricercatrice di fama internazionale Olga Raz, autrice del libro best-seller The Bread for Life Diet ed ora ritorna in voga con Elle.

dieta del pane

Alla nutrizionista Olga Ra va il merito di aver condotto un esperimento per indagare in che modo consumare i vari pasti influisca sui livelli di serotonina nel cervello umano. La sua scoperta, che risale a due decenni fa, è stata molto importante: la produzione di serotonina, sostanza chimica che interviene nel controllo dell’appetito, aumenta dopo aver consumato un pasto ricco di carboidrati. Ciò che ha sorpreso Raz e i suoi colleghi è stato il calo significativo della serotonina registrato dopo aver mangiato un pasto ad alto contenuto proteico. Il fatto è questo: bassi livelli di serotonina nel cervello portano a moltissime risposte biologiche indesiderate, dalla fame nervosa all’irritabilità, dalla voglia di zuccheri al tono dell’umore basso. Da cui l’idea di introdurre il pane come alimento base del suo programma alimentare. Nasceva così la dieta del pane.

Se avete deciso di dare una chance a questo programma alimentare, partiamo col ricordarvi alcuni dei pilastri della dieta del pane. Numero uno: il pane in questione dovrà essere rigorosamente integrale, con un maggiore contenuto di fibre rispetto al pane bianco di tipo 00, ma anche più ricco di vitamine e minerali, oltre che meno calorico e più digeribile. Se volete variare, la nutrizionista prevede la sostituzione del pane integrale con le fette Wasa: made in Scandinavia (da inizio 1900!), sono preparate usando solo segale integrale e sale. Scordatevi di saltare i pasti: la dieta del pane ne prevede cinque, ossia i due spuntini di metà mattina e metà pomeriggio, più i classici colazione, pranzo e cena. Per ciascuno di questi appuntamenti a tavola è previsto il consumo di una fetta di pane integrale o fetta Wasa, accompagnati sempre da una quota di proteine, ortaggi e grassi buoni. Frutta? Pochina: una porzione al dì. Zuccheri e alcolici? Vietatissimi! In più, si raccomanda di fare movimento almeno mezz’ora al giorno (va benissimo anche la classica camminata). Insomma, un programma più che sostenibile, sconsigliato solo a chi soffre di stipsi, dato che il pane, come noto, tende a rallentare il transito intestinale, intoppando. Per il resto, via libera!

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