Ore 9:30, si aprono i cancelli della seconda giornata della Fonderia delle Idee, che animerà il polo di Città della Scienza fino a domenica mattina. A pochi minuti dall’apertura si sono formati i dieci tavoli di lavoro, dove progettualità, esperienze e competenze si sposano per offrire alla città un nuovo modus operandi e nuove idee per il futuro prossimo.
Abbiamo curiosato tra i tavoli tematici e, a consolidare la presenza di personaggi di spessore, la partecipazione di Eduardo Cicelyn e Giulio Baffi al tavolo cultura per discutere e avanzare proposte sull’investimento dei fondi europei, medici dal calibro di Fulvio Calise e Tonino Pedicini al tavolo Sanità, il sociologo Domenico Pizzuti al tavolo delle Politiche di Sviluppo, Piero De Luca (figlio del sindaco di Salerno) al tavolo della Programmazione 2014-2020.
Tra le sale di Città della Scienza, dove il sottosegretario ai trasporti Umberto del Basso De Caro e l’Onorevole Marco Di Lello stringono la mano ai presenti, abbiamo incontrato il portavoce del Pd in Campania Tommaso Ederoclite, una delle menti della Fonderia.
La Fonderia delle Idee: luogo di progetti e idee, ma anche luogo d’incontro. Si ha l’impressione di trovarsi ad una grande rimpatriata
«E’ vero, in queste ore mi è capitato di assistere a dialoghi tra persone che non s’incontravano da tempo e si raccontavano la proprie novità, dal punto di vista professionale, politico e lavorativo. Molti in questi anni si sono spostati e sono tornati a Napoli per partecipare alla Fonderia e incontrare vecchi compagni di partito. E’ come se ci fosse stata un’interruzione del discorso politico in Campania negli ultimi 6-7 anni e tra ieri ed oggi è stato ripreso il filo di quel discorso. Ma al di là di questo ci sono tanti giovani e tanti volontari che da giorni stanno lavorando alla realizzazione della Fonderia.»
A chi è rivolta la Fonderia? Per chi è stata realizzata?
«L’idea era quella di realizzare un forum partecipativo sulla Regione Campania per quanto riguarda la Programmazione 2015-2020. La nostra idea si è poi trasformata in evento nazionale: sono arrivati Graziano Delrio, Dario Franceschini, oggi ci saranno, tra gli altri, Rosy Bindi e Ivan Scalfarotto. Quello che ci interessava era introdurre un metodo di discussione politica aperto, partecipativo e deliberativo perché una delle cose che ha fatto male al Pd in questi anni è stato lo stare chiusi nelle stanze a decidere, senza coinvolgere la cittadinanza regionale. I protagonisti della società civile, i professionisti che oggi sono qui, hanno avuto un brutto rapporto con il Partito Democratico in questi anni e il metodo che abbiamo messo in atto non ha soltanto l’obiettivo di recuperarli politicamente ma di coinvolgerli anche nei contenuti perché loro rappresentano un pezzo prezioso della città: chi più di loro può offrire idee per il miglioramento della nostra città.»
Dopo la Fonderia cosa succederà?
«Abbiamo avuto già varie proposte, molte arrivano dai Comuni che vogliono creare Fonderie comunali, cioè organizzare dei forum utilizzando lo stesso metodo che stiamo sperimentando in questa tre giorni, ma nelle loro città, creando un confronto tra istituzioni e cittadinanza, coinvolgendo professionisti e mettendo sul tavolo del candidato proposte e idee.»