Libero dalle angosce calcistiche,il Milan è stato ceduto ai comunisti cinesi, libero dalla “corte” delle fedelissime, Berlusconi si dedica, a tempo pieno, a fare il nonno e all’ennesima ricostruzione del centrodestra.Una nuova stagione per Silvio Berlusconi? Oggi è sicuramente fuori gioco, la partita del potere tra lui e la sinistra è durata vent’anni. Silvio oggi non sa a che gioco giocare. La rivoluzione conservatrice non c’è stata. In questi giorni si è ripreso le redini del partito ed ha gelato Parisi:”Deve dare prova di fedeltà.” Lascia beccare i suoi polli,come sempre,e ad una settimana dai suoi ottantanni avverte:”Non parlate troppo della legge elettorale,è un argomento che non interessa la gente,in ogni caso siamo disponibili a rivederla ma dopo il referendum.” Lascia intendere che si potrebbero aprire nuovi scenari dopo il referendum in caso di vittoria del NO, un governissimo ben accetto ad Arcore. Il laeder unto dal Signore, col volto popolare, insofferente ad ogni controllo e piccole critiche, sa di non aver trovato ancora il suo fidato discepolo, continua a rendere impossibile sciogliere il nodo gordiano del dopo-Berlusconi. Mentre si disfanno le vecchie forme politiche (quanti rex destruenz in giro!),nel centro destra le migliori energie accettano di essere in campo solo giocando in doppio con lui. Se di Berlusconi non rimane nulla,dei suoi storici avversari che cosa e chi?
In vent’anni sono stati “affratellati” tutti da rispetto dell’avversario, patologica timidezza, sconcertante giustizialismo, non riuscendo con lui o senza di lui a porre mano ad una riforma ed un riassetto radicale del rapporto Parlamento-Governo,Parlamento Enti locali,smantellamento dei poteri forti e delle roccaforti burocratico-ministeriale.Tutti volevano ma non fu concluso niente. Incredibile quindi che chi dice che la riforma costituzionale proposta da Renzi va male e in sei mesi nepotrebbero fare un’altra ha alle spalle trent’anni di minsuccessi.De Mita,B’Alema,Berlusconi,le sinistre massimaliste.
E così Berlusconi, l’imprenditore della grande avventura politica diventava avventuriero, fino al punto di usare il Governo per piegare il legislativo e fermare il giudiziario, con buona pace della Costituzione. Adesso molti di questi suoi nemici,compreso De Mita,D’Alema e la sinistra massimalista se li ritrova sul fronte conservatore del NO al referendum costituzionale. E così all’impotenza e al fallimento dell’esperiemento berlusconiano,risponde “a sinistra” uno squillo perfettamente simmetrico.
Mentre auguriamo un felice tramonto al Cavaliere ci auguriamo che la forza della politica,la coesione nazionale,il bene comune,la solidarietà nazionale,siano valori primari per una nuova generazione politica, per una Politica capace di migliore se stessa e le Istituzioni, in cui i cittadini tornino a riconoscersi,per dare voce e protagonismo a chi non ne ha.Per una democrazia inclusiva e decidente.