Il caso è aapert! Manifestazioni in oltre 40 città per protestare contro le violenze della polizia, l’alternanza scuola lavoro e il ritorno alla normalità tramite la prova scritta di maturità: a causa della pandemia «non siamo pronti» dicono.Nonostante i timori per violenze e provocazioni dopo i duri scontri e le cariche della polizia di una settimana fa, i cortei si sono svolti in maniera ordinata e senza incidenti.
Però le cariche indiscriminate della polizia, a Torino, Milano e Napoli,di una settimana fa, non possono passare sotto silenzio. Colpi violenti sulla testa, sul volto – sangue e violenza. Le cariche indiscriminate della polizia contro gli studenti, che manifestavano pacificamente in tante città italiane, non possono passare sotto silenzio, coperte in questi giorni dal triste spettacolo della politica nel parlamento.Chissà perché dei semplici studenti che solidarizzavano con un coetaneo morto sul lavoro e al massimo hanno tirato uova con della vernice, e acceso fumogeni sono stati picchiati a sangue. la solita litania del Ministerto degli interni.”c’erano degli infiltrati”.
A Torino, gli studenti hanno tentato di promuovere in corteo ma sono stati duramente caricati dalla polizia. Molti ragazzi (la maggior parte dei quali minorenni) picchiati a colpi di manganelli, alcuni ragazzi sono rimasti feriti.
A Napoli, gli incidenti tra studenti, disoccupati e gli agenti delle forze dell’ordine si sono verificati nel pomeriggio, in piazza dei Martiri, davanti alle sede dell’Unione degli Industriali.
Tafferugli anche a Milano, dove alcuni dei circa mille manifestanti sono venuti a contatto con le forze dell’ordine.
Ecco,nel silenzio della politica, protestiamo di fronte a un fatto così grave.