CIAMBRIELLO:”LA PASQUA NON E’ UN LIETO FINE. E’ STORIA, MISTERO E MEMORIA: CHE C’E’ UN FUTURO.”

Dobbiamo imparare a trarre una parola di Dio  da questa desolazione del Coronavirus, anche se ci costa molto, per fare meglio quando ritorneremo dall’esilio.  Che Pasqua sarà? Le Chiese sono aperte, quasi ovunque, ma senza funzioni collettive in presenza. In questa settimana santa e la sua fatica e partecipazione dai social e mass-media. Dopo che molti pensano a questo silenzio assordante di Dio per l’umanità. Dopo che denunciamo che le colpe sono sempre degli altri, è un meccanismo psicologico comune frutto delle nostre angosce, errori e sconfitte. Avevamo rimosso fragilità, colpe e morte. Un nemico invisibile e democratico ha fatto cadere le illusioni. Che Pasqua sarà?  Pasqua è storia, mistero e memoria:che c’è un futuro. Pasqua è un passaggio. E’ forza e qualità della relazione tra Dio e gli uomini, tra il creatore e le sue creature. Sicuro, mangeremo con il Risorto e ne avanzerà, persino. La Pasqua non è un “lieto fine”, ma la Grazia della vita risorta.

Pasqua è un’esperienza di fede, rivela chi è Gesù di Nazaret. Il Cristianesimo non è una dottrina morale,una dottrina teologica su Dio. Esso nasce e si sviluppa da questa fondamentale proclamazione: Gesù Cristo crocifisso è davvero risorto. Risorgere, però, non è rivivere, ritornare a questa vita. Risorgere è trascendere questa vita e superare la morte per sempre. Dobbiamo essere realisti, a volte percepiamo come se Dio ci abbandonasse, ci lasciasse soli in questa valle di lacrime. Qualche volta ci chiediamo anche dove sia la ricompensa per tutto il bene che facciamo. Ecco più che fare domande pensiamo in questa Pasqua a fargli compagnia. Il Risorto, l’eternità nel tempo storico ci aiuta a ritrovare noi stessi.

Con la Pasqua ogni abisso del mondo,ogni violenza,ogni oscurità sono stati inghiottiti da un abisso di bene.La pandemia che ha rovesciato le nostre abitudini ha rimescolato anche le carte della Pasqua. Tutto sospeso, come sospese ci sembrano le nostre vite, mentre aspettiamo di ritornare a una normalità che, ogni giorno che passa ci sembra allontanarsi.

Prima di salire al Calvario Gesù lava i piedi ai discepoli.Il servizio.Dio ai piedi dell’uomo. Novità sconvolgente: Dio non è padrone dell’uomo,ma il suo servitore. Poi istituisce l’Eucarestia,la memoria della continuità dell’incontro e dell’amore. Accetta di essere processato, benchè innocente e all’apice del suo annientamento rivela il vero volto di Dio,che è misericordia,perdona i suoi crocifissori,apre le porte del paradiso al ladrone pentito e tocca il cuore del centurione. Ci sembra tanto distante il modo di agire di Gesù che si è annientato per noi,visto che a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi.

Egli doveva risuscitare dai morti per trascendere la nostra vita.

E penso alle donne che lo hanno seguito fin sotto la croce,insieme a sua Madre,a loro che lo hanno visto per prime risorgere, perchè hanno su Gesù-obbiettivo la percezione esatta dell’amore. Loro piene di lacrime di gioia e di contrizione rispetto alla tristezza dei peccatori senza speranza. In fondo le lacrime,anche quelle del dolore,sia delle vittime che dei carnefici sono tutte uguali.

Ma si sa, tocca spesso alle donne,da sempre,raccogliere i cocci,rimetterli insieme e curare la Vita.

Nel Vangelo di Matteo non ci sono le apparizioni del Risorto a Gerusalemme, ma in Galilea sul monte..delle beatitudini. Solo vivendo le Beatitudini,vediamo e facciamo esperienza del Signore Risorto.

 

Potrebbe piacerti...