CIAMBRIELLO:”NATALE? UN DIO CHE SI UMANIZZA IN NOI, SI FECE CARNE.”

È questa la meravigliosa sorpresa del Natale del Signore: più l’uomo è umano e più scopre e libera il divino che è in lui. Un Dio che non assorbe le energie degli uomini, ma gli comunica le sue; un Dio che non chiede di vivere per lui ma di lui, e, con lui e come lui, irradiare amore, tenerezza, compassione per ogni creatura; un Dio che non chiede di obbedire a un Libro ritenuto sacro, ma di considerare sacra ogni creatura. Una parola attribuita a Gesù dai padri della chiesa dice:​ “Hai visto un uomo, hai visto Dio”. Sì, perché​ Dio​ ormai si​ vede, si​ incontra, si​ riconosce, si​ ama, si​ adora nell’uomo,​ nella donna​ che​ ogni giorno​ incontriamo.L’annunzio di Natale che diventa Augurio è: poiché Dio è sceso verso gli uomini umanizzandosi, gli uomini   non devono salire a Dio per divinizzarsi, ma devono umanizzarsi sempre più perché si manifesti il divino che è in loro.

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;e noi abbiamo contemplato la sua gloria.”: Luca non scrive che la Parola creatrice “si fece uomo”,come ci saremmo aspettati,ma “si fece carne”(divenne carne).
La carne indica l’uomo nella sua debolezza,la debolezza dell’esistenza umana.“Divenire”è diverso da “Essere”. Il divenire carne della Parola è il punto di arrivo della storia di Dio che si comunica all’uomo.
Cambia il modo in cui Dio comunica con noi:Dio,Colui che è,divenne uomo,ossia partecipe della condizione mortale.

La famiglia è la prima cellula della società e della chiesa. Dio l’ha formata a sua immagine , e ha affidato all’uomo il compito di crescere, moltiplicarsi, sottomettere la terra . Questo progetto di Dio si realizza quando l’uomo e la donna si uniscono nell’amore a servizio della vita.

❤️ Lieto Natale, sorgente di Vita. Un abbraccio tra noi- sia pure mediatico- come rendimento di Grazie a Dio che si umanizza in noi.

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