Su un tema e un fronte così caldo papa Francesco ha deciso di esporre tutta la sua forza. “ I migranti sono persone,non numeri,chiedo all’Europa umanità,responsabilità e solidarietà”,cosi il Pontefice. Il cuore oltre i recinti.
Sbarchi record nel weekend pasquale, complice il bel tempo e il mare calmo: da venerdì a domenica sono stati salvati 8.300 migranti in 55 diverse operazioni, condotte da navi militari o da Ong. Sono stati recuperati 13 cadaveri (sette persone sono morte dopo essere finite in acqua perché un gommone si è sgonfiato).
Diverse le donne incinte soccorse, molte delle quali vittime di violenze,e sette i migranti trovati morti, tra cui proprio una donna in gravidanza. Solo venerdì sono stati 2.074 i migranti soccorsi e salvati nelle acque del Mediterraneo. Sabato poi altri 515 sono sbarcati a Pozzallo, con diverse donne incinte e un cadavere.Fra loro anche quattro scafisti, due senegalesi e due nigeriani, che sono stati arrestati dalla Polizia grazie alle testimonianze raccolte.
Con la visita a Lesbo, l’anno scorso,in Grecia,tra i migranti,papa Francesco,assieme al patriarca Bartolomeo I ha vissuto una testimonianza di carità,autenticamente ecumenica,accanto a chi non sa cosa sarà di lui.Nel campo di Moire,tra lacrime e preghiere,l’incontro personale con 250 profughi e la denuncia della catastrofe umanitaria più grave dalla seconda guerra mondiale,la richiesta di politiche autenticamente inclusive,ma anche il grazie a chi invece di innalzare muri e recinti lavora per costruire ponti. Quelle carezze ai migranti,ai bambini,quel tornare il Papa con 12 profughi a Roma,come piccolo gesto di accoglienza,sono uno schiaffo al mondo. Francesco conferma la sua laedership morale. Essenziale interrogarsi sulle cause della guerra in Siria e la redistribuzione delle ricchezze.
La portata di quel viaggio,di questo messaggio di umanità e dignità non ha bisogno di troppe parole.
L’Europa è la patria dei diritti umani,e chiunque ci arriva dovrebbe poterlo sperimentare.Il mondo non ignori questa crisi colossale e metta in campo risposte concrete. Ma Bruxelles resta,per ora,in silenzio.
Prima di tutto è necessario costruire la pace là dove la guerra ha portato distruzione e morte,dove i grandi affari generano grandi cinismi.
“Chi alza i muri non è cristiano” continua a ripeterci papa Francesco e ci ricorda che “siamo tutti migranti.” Il nostro Continente a forza di inventare muri e confini,leggi razziali e guerre di religione,il colonialismo e il totalitarmo,finirà per ripetersi.