Anche il Consiglio d’Europa dice no all’abolizione dei tribunali per i minorenni. la riforma già approvata dalla Camera ed ora in discussione alla Commissione Giustizia del Senato. E’ un passo nella direzione sbagliata e per il Commissario Europeo:” c’è il rischio che vada perduta la grande esperienza e conoscenza accumulata per decenni da magistrati che si occupano di giustizia minortile.” Insomma la nuova legge indebolisce il sistema di protezione dei diritti dei più deboli. «Il sistema italiano è considerato, a buon diritto, uno dei più avanzati al mondo»: così il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri nel dossier che porta il titolo “Giustizia minorile in Italia”. Eppure, a dispetto degli annunci e delle celebrazioni di rito, dal palazzo di via Arenula è arrivata la proposta di cambiare radicalmente direzione, quantomeno nella forma: soppressione dei tribunali e delle procure per i minorenni. Il disegno di legge per la soppressione dei tribunali per i minorenni è stato presentato alla camera il 2 marzo 2015(firmatario il grillino Andrea Colletti).
La bocciatura di Strasburgo ha fatto ritornare il sorriso a chi da mesi si batte per modificare questa legge che vorrebbe trasformare i Tribunali dei minorenni e le relative procure in “sezioni” e “gruppi specializzati” nell’ambito dei tribunali ordinari. L’esperienza che ho maturato con questi tribunali dal 1989 mi porta a considerare che il sistema migliore per assicurare una giustizzia adatta al minore,che deve essere accessibile,veloce,appropriata all’età,è quella che prevede come sinora in Italia,tribunali specializzati con competenze esclusive. Non va bene inserire queste problematiche nel contensto degli adulti. Un contesto, insomma, per nulla adatto a ragazzini il cui equilibrio è turbato da un gorgo di fragilità che li rende insicuri, alla perenne ricerca di se stessi e di un’identità. Mi chiedo cosa impedisce di creare quel “tribunale della famiglia” che, specie l’area politica progressista di questo Paese ha in passato auspicato, accorpando tutte le relative questioni ai giudici minorili. Tutti a parlare sui giornali di baby boss,minorenni “elementi di spicco” della malavita. Boss di che cosa? Figura di prima piano?
Con pochi magistrati in più, i tribunali per i minorenni potrebbero farsi carico di tutte quelle questioni che riguardano il nucleo familiare, con tutti i conflitti che lo caratterizzano e lo rendono spesso il primo indiziato del disagio giovanile. Questi minori passano dal disagio alla devianza e da essa alla criminalità. Vogliamo abolire questi passaggi,evitare la prevenzione? Vogliamo già metterli nelle mani del presidente del Tribunale,del procuratore capo? In pochi anni la cultura minorile sparirebbe fagocitata dai bisogni degli adulti, contro ogni indicazione europea.
L’attivita del tribunale dei minorenni è un’attività molto articolata e complessa – penale, civile e ammini-strativa – ma legata dal comune denominatore di una giustizia ‘child friendly’ che si esprime con la presenza nei collegi giudicanti di Giudici onorari che integrano il sapere giuridico del togato con la competenza psicologica, assolutamente irrinunciabile quando si affrontano problematiche evolutive o patologie familiari o disfunzioni della relazione familiare.
Insomma i tribunali dei minori non possono diventare ‘sezioni’ dei Tribunali ordinari