Obama tifa Renzi: giudica positivamente le sue riforme e lo invita a restare al governo indipendentemente dal risultato del referendum. Insomma l’amico alleato americano teme il vuoto a Roma. Perchè sorprendersi di questo voto di fiducia dell’amministrazione Obama nei confronti di Renzi? Perchè minimizzare, anche in casa Pd, il successo della visita di Stato in America che “tecnicamente parlando è stato incredibile?” Il trattamento speciale che Obama ha riservato al premier Renzi serve a promuovere la stabilità in Europa contro i populismi. L’America cerca nuovi equilibri nel Mediterraneo:i britannici fuori dalla Ue, il gelo con la Turchia, l’emergenza immigrati,i mal di pancia verso la Russia . Il feeling con Renzi è antico ed ha molte spiegazioni, non bisogna banalizzarlo.Chi lo fa è contro gli interessi nazionali.
Un successo che Renzi intende mantenere nell’ambito delle relazioni internazionali.
Con in tasca il sostengo pieno di Obama, Renzi può alzare i toni con l’Europa e ricordare all’Europa che esiste un collegamento stretto tra austerity e populismi. Ed è un’occasione per bilanciare lo strapotere tedesco in Europa. In un certo senso Washington punta sul governo italiano per piegare la Merkel.
Ed allora le polemiche dell’opposizione ed in casa Pd sulla visita in America e sulle dichiarazioni di Obama sono dettagli, litugia consumata, linguaggio della vecchia politica.Nessuno vuole un’Italia più fragile ed incerta. E’ chiaro che l’abbraccio tra Obama e Renzi è di natura tutta politica,non ha molto a che fare con il merito delle riforme,pur elogiate da Obama. Il riferimento alla vittoria del SI al referendum è il segnale di stabilità politica che questo comporterebbe.