GORINO.LA VERGOGNA DELLE DODICI PROFUGHE. MURO DI CASA NOSTRA

Applausi e grigliate quando le 12 ragazze africane vengono respinte a Goro in provincia di Ferrara. La  Lega esulta parla di resistenza “alla dittatura dell’accoglienza”.  Rivoltante è la rivolta.  Il nemico’ Dodici ragazze africane, tra cui una incinta, richiedenti asilo politico e provenienti da Nigeria, Nuova Guinea e Costa D’Avorio. Mi indigna questo assurdo “No” alle profughe. Donne, che subiscono una doppia ingiustizia, che hanno dovuto subire di tutto in patria e lungo una disperante rotta migratoria e che si sono viste chiudere le porte in faccia dal luogo deputato dallo Stato alla loro prima accoglienza. I rivoltanti hanno detto di aver voluto difendere l’economia locale,il loro turismo,rilasciano interviste, si sentono “eroi” mentre accendono un fuoco per scaldarsi,fanno una grigliata, tagliano a fette del salame e bevono bottiglie di vino rosso. Fanno festa.E così il Prefetto fa dietrofront!

Stavolta provare comprensione e dire che il razzismo non c’entra è difficile. Meno male che la Caritas di Ferrara c’è e continua ad ospitare 280 profughi.

L’italia  che accoglie e soffre,quasi intera,si  indigna. Questo è il male che sta facendo una certa politica,che incita all’odio e alle divisioni,che considera le differenze un male,non una ricchezza.

Per la cronaca non si ferma l’onda migratoria. Circa 13mila le persone recuperate e salvate negli ultimi tre giorni. A preoccupare non è più solo il caos in Libia, ma le partenze dall’Egitto,i profughi siriani.

C’è bisogno dell’aiuto europeo,occorre passare dal Piano nazionale di accoglienza a quello d’integrazione per uscire dall’emergenza perenne.

 

 

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