IL COVID HA CAMBIATO STRATEGIA E NOI? LE VOCIANTI MOVIDE NOTTURNE,SPENSIERATE E QUASI SFRONTATE,LA QUARANTENA DEL POTERE, LA GLOBALIZZAZIONE DELL’INDIFFERENZA E I RISCHI DELLA PANDEMIA SOCIALE.

Qualcuno sui social ha parlato delle nuove “Quattro giornate” di Napoli. Ridicoli! La libertà per cui  lottavano allora era quella vera. Certo lo stato di emergenza Covid si allunga. Il problema è che anche il Virus ha cambiato strategia e i numeri ce lo dimostrano. Conquista posizioni, fa aumentare il numero dei morti. A marzo ci inseguiva, oggi ci sopravanza e siamo noi a inseguirlo, adattando le misure di contrasto ai numeri del male in crescita. In più scontiamo un colpevole ritardo nella dotazione di strumenti, aiuti, provvidenze, prevenzioni, sapendo che la pandemia rafforza usura ,povertà e diseguaglianze.. Il Virus attacca le persone non soltanto nel fisico, ma anche nel corpo sociale in cui agisce:lavoro, scuola,famiglia,relazioni umane, svago, affetti…”Prendere misure efficaci adesso serve proprio per salvare l’economia e i posti di lavoro. Più tempo si aspetta, più le misure che si prenderanno dovranno essere più dure, durare più a lungo, producendo quindi un impatto economico maggiore”.  Sono stralci di una lettera firmata da 100 scienziati,esperti ed economisti, inviata a Conte e Mattarella.

Dobbiamo andare oltre il populismo e il liberismo, oltre le ideologie e i gli interessi di partito, non ci salva da soli. Il Covid non è un castigo di Dio, non è uno scherzo e non si può scherzare con lui. ma non è nemmeno una pagina che possa essere voltata senza lasciare una traccia profonda nelle coscienze delle persone, di quelle più povere ed indifese, nelle economie. C’è una sorta di pandemia sociale, sapendo che la globalizzazione dell’indifferenza genera più vittime dello stesso Covid. Abbiamo davanti una sfida difficile. Questa seconda ondata di Covid, rispetto a quella di marzo, non reca con sé una sfida chiara che comporta un’indicazione semplice da osservare (tutti a casa) ma è un insieme di misure frammentate, una miriade di precauzioni e di norme che ormai ciascuno declina in modo personalissimo e a volte anche arbitrario. Da 500.000 a 1 milione di morti in meno. È la stima che è stata fatta nei mesi scorsi di quante vite sono state salvate in Italia grazie a provvedimenti come le ‘zone rosse’ e il ‘lockdown’ di 69 giorni attuato dal 9 marzo al 18 maggio 2020. La morte si riaffaccia al nostro orizzonte. Puoi anche essere forte, e non temere per te; ma, e i figli? Le vocianti movide notturne, spensierate e quasi sfrontate, la quarantena del potere con la sua strategia della sopravvivenza,i tuttologi della tastiera, gli imbecilli di talento,, gli interessi delle camorre, il coraggio di papa Francesco,i gesti eroici di medici e sanitari, le incognite sul nostro futuro mi accompagnano,insieme alla speranza, in questo anno del Covid, di cui non si intravede l’epilogo. E così procedo a tentoni,sapendo che camminando s’apre il cammino.

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