Ma perchè la politica arriva quasi sempre dopo un pronunciamento delle leggi, delle sentenze dei vari giudici o TAR? Perchè è l’effettività delle decisioni giudiziarie a smuovere la politica ai vari livelli? E’ sempre più evidente lo scarto tra le dinamiche sociali,quelle dei diritti dei singoli e l’immobilità del legislatore,che non si guarda intorno,non comprende la realtà che ci circonda.La politica non inquadra e decodifica avvenimenti nazionali ed internazionali ricostruendo uno scenario nel quale si è immersi,vive di tatticismi, sgambetti, inerzia. Scriveva Piero Calamandrei:”Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.”
Temi come le carceri,i rifiuti,le unioni civili rafforzate,una giustizia più giusta,la disparità di trattamento tra ceti sociali,la violenza di genere, l’ambiente, le nomine di controllo e di garanzia, impongono passi avanti significativi.Coraggio e forza a volte mancano a chi Governa,al Parlamento,alle opposizioni,tutti sembrano aggirare decisioni della corte di Strasburgo o dei nostri Tar e della nostra Consulta.C’è un silenzio tombale,una totale disattenzione di fronte ad inviti anche della Corte Costituzionale o dalla Corte di Cassazione o dei tribunali ordinari.
Questa tendenza prende anche i Consigli regionali e comunali.
E’ il momento di invertire la tendenza. L’indifferenza è la cifra della democrazia odierna. Impoverita di partecipazione, depotenziata di efficacia a causa della fine della democrazia dei partiti, la cittadinanza è resa ad arte luogo di emotività a sostegno o come contorno di leader, svuotata di effettivo interesse perché depauperata del potere di influenza. Indignrsi, però, non basta più.
.E’ il momento di cambiare. Ora! NOW!