MOV5STELLE:LA RIVOLUZIONE DALL’ALTO DEL PARTITO PERSONALE

M5stelle:il ritorno del partito proprietario,del partito personale. Peppe Grillo torna a fare il capo politico, dopo il caos intorno al Campidoglio,le faide interne del direttorio, le gaffe, le tensioni diffuse, i ricorsi;tutto questo ha sgualcito l’immagine della novità,della forza nuova nei contenuti e nei metodi al vecchio sistema dei partiti.Si prende in mano il partito dalle sue giovani controfigure, riscrive regole e comandamenti, chiede il silenzio stampa su Roma,si riprende anche il blog,parla di “fase due”,e udite udite “ritorno allo spirito originario”. Quindi bocciatura di quella precedente.

Appare subito la sensazione un pò sgradevole dell’ennesima rivoluzione interna decisa dall’alto,dello stretto nesso che si viene a creare tra comunicazione ed organizzazione. Un partito personale un pò più fragile.

«Il M5S non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro»dichiarano e scrivo nelle bozze. Se non lo è, gli assomiglia sempre di più. Al punto che anche il M5S si doterà di un collegio dei probiviri, sorta di tribunale interno, composto da tre parlamentari, che avrà il compito di giudicare i candidati e gli eletti dei 5 Stelle, di sospenderli e di espellerli. Rappresenta il primo grado di giudizio ed è forse la più importante novità introdotta dalle modifiche allo statuto e al Regolamento che da oggi e per un mese gli attivisti iscritti al blog di Beppe Grillo potranno votare. Viene introdotto un filtro che mette una distanza in più dalla piazza online che finora ha sempre decretato l’epurazione dei grillini.

Un’organizzazione che non ha nemmeno i rudimenti per reggere le sfide di un grande partito nazionale. Mi sembra che l’impianto sia fragile e le nuove misure inapplicabili.

“Un regolamento calato dall’alto con quattro opzioni,come a scuola guida”,così il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. regole e codicilli che sono figlie dei pasticci che avevano portato al reintegro di alcuni attivisti,anche a Napoli,per volere dei giudici. Il ritorno di Grillo come capo , rimarcato dal leader stesso sul palco di Palermo, viene confermato anche sul versante più aziendale nel nuovo Regolamento.  Il simbolo di cui Beppe è il garante resta saldo nelle sue mani, abbinato all’omonima associazione registrata presso lo studio legale genovese del nipote Enrico. Il comico riprende anche ad avere più potere sul blog che progressivamente separerà i propri contenuti da quelli del sito del M5S. Davide Casaleggio continuerà a essere il gestore, verificando anche i requisiti per le iscrizioni, «ma su incarico – è scritto – del capo politico».

Grillo ha confessato due cose:i suoi sono un pò stanchi.Rivalità?Forse si,è normale,ma chi non gradisce la sua minestra può saltare dalla finestra o essere messo alla porta,senza attaccarsi più alla rete!

 

 

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