La venuta del vescovo di Roma tra i vescovi della chiesa sorella luterana, nelle pietre della cattedrale di Lund, in Svezia, che 5 secoli fa hanno accusato la scossa lacerante della divisione, è la certezza di riparare a controversie e malintesi. Nella cattedrale di Lund,all’omelia, Papa Francesco invita alla testimonianza ecumenica della misericordia di Dio:”cristiani insieme incontro agli scartati.” Nel testo comune l’appello a impegnarsi per accogliere lo straniero, per aiutare chi fugge da guerre e persecuzioni, per i diritti dei rifugiati e richiedenti asilo.
Insomma nel segno della guarigione e della memoria,del passaggio dal conflitto alla comunione,il viaggio ecumenico del Papa per commemorare i 500 anni della Riforma. Una rivoluzione-riforma prodotta dall’incapacità della Chiesa di riformarsi;si potrebbe dire che la riforma protestante si può considerare come conseguenza del rifiuto di una riforma nello stile di vita,dell’uso dei beni e dell’attaccamento al potere della Chiesa dell’epoca. Pratiche esterne,indulgenze pagate,prevaricazione dei forti sui deboli,vizi del clero. Ecco perchè per papa Francesco riforma interna della Chiesa e visione del ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo sono profondamente legate.
Cattolici e luterani che lavorano sempre più uniti per la dignità e la giustizia,chiamati come dice Bergoglio “alla rivoluzione della tenerezza.”
Pace,sviluppo sostenibile,riconciliazione,attenzione verso i poveri,così Caritas e Federazione luterana rafforzano la loro collaborazione.Restano ancora evidenti le distanze sulle prese di posizione dell’etica e la concezione del ministero del Pontefice.
Una Chiesa sempre da riformare,che rende omaggio al valore originario di rinnovamento che ispirò Lutero. ” La Riforma è un dono ora l’unità tra i cristiani”,così papa Francesco.
E’ una svolta. quel grazie del Papa a Lutero.Siamo nel mezzo di un cammino che è ancora da compiere,però questo reciproco riconoscersi è importante.