REFERENDUM E REGIONALI:STRATEGIA RIFORMISTA,VITTORIE PERSONALI,PARTITI DEBOLI. PIU’ORIZZONTI POLITICI E PIU’ DOVERI.

Contro il parassitismo della Casta, settembre è tempo di migrare!La vittoria schiacciante del SI è solo il primo passo di una nuova strategia riformista.Una legge elettorale proporzionale per garantire la governabilità. La vittoria del SI non è stata la vittoria di un partito. Il 5% degli italiani al voto per amministrative e regionali ha chiesto solo la scheda del Referendum. Qualcuno pensava di mischiare mele e patate. Il NO al referendum di laeder regionali e carismatici ha illuso i crociati dello status quo. Io penso che il PD e i pentastellati(con un pò di pulizia interna) rappresenteranno la nuova sinistra che all’Italia mancava. Adesso però il PD zingarettiano può alzare un pò il prezzo dell’alleanza, con più orizzonti e più doveri di Conte e del Mov 5stelle Adesso una nuova identità  di forze riformiste è possibile, non per scatenare rimpasti o rompete le righe, ma per vivere una nuova stagione verso le amministrative e le risposte all’Europa.  Bisogna COMPRENDERE IL GRIDO DEL NUOVO CIVISMO,CATTOLICOE E LAICO,CHE E’ MOLTO ESASPERATO CON LE CONTORSIONI E LE RETROMARCE ROMANE. Con le regionali il Governo e i partiti che lo sostengono devono fare i conti con le vittorie personali dei Governatori. Il blocco sociale del SUD cerca rappresentanza reale a Roma. Emiliano e De Luca hanno vinto in tempo di guerra, anche contro i loro stessi partiti, i quali adesso si dovranno misurare con la loro nuova classe dirigente. Le loro vittorie, come quelle di Zaia e Toti sono l’altra faccia della crisi reale dei partiti.

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