USURA:UN MOSTRO A PIU’ TESTE. UNA PIAGA DA CANCELLARE.C’E’ L’INDIFFERENZA DI MOLTE ISTITUZIONI POLITICHE E CIVILI.

L’usura:un mostro a più teste,una piaga sociale che genera continui fallimenti. Una patologia, al pari del gioco d’azzardo, che crea sofferenza a migliaia e migliaia di famiglie.Il tema, il problema deve entrare con serietà nell’agenda politica dell’Italia. Ecco i numeri impressionanti.In Italia, il volume d’affari legato all’usura ammonta a circa 82 miliardi di euro, secondo quando riportato nel rapporto annuale Eurispes del 2016 (che prende in esame i dati dell’anno precedente). Nella somma è ricompreso tanto il denaro preso in prestito da famiglie ed imprese (oltre 37 miliardi), che quello restituito (oltre 44 miliardi e mezzo di euro). Nel 2016 una famiglia su 20 ha visto il proprio immobile finire all’asta per questa piaga. Si tratta di un dato sociale allarmante che indica la sofferenza delle persone rispetto ad un bene primario come la casa.

Cifre da capogiro, soprattutto in considerazione del fatto che il tasso di interesse medio si assesta intorno al 120 percento annuo, nonostante non siano rare testimonianze di numeri ben più elevati. E non è tutto. Il fenomeno dell’usura è infatti connotato dalla presenza di una grande fetta di “sommerso”: le forze dell’ordine non sono infatti a conoscenza di molti dei prestiti illegali.Le organizzazioni criminali hanno ben compreso che l’usura rappresenta un metodo di straordinaria efficacia: da un lato per riciclare denaro sporco e ottenere facilmente ingenti guadagni, dall’altro per impossessarsi di quelle imprese e attività che non sono in grado di far fronte ai debiti contratti.La figura dell’usuraio non è rintracciabile solo tra criminali e mafiosi, ma presente anche tra gli insospettabili: negozianti, commercialisti, avvocati, dipendenti pubblici, che hanno sfruttato il lungo periodo di crisi economica e l’indebitamento di famiglie, commercianti ed imprenditori per arricchirsi. Ed è nata una nuova figura: quella dell’usuraio della stanza accanto.

Nei giorni scorsi la Consulta nazionale antiusura ha lanciato un appello perchè le associazioni che si occupano dei malati di gioco e delle vittime dell’azzardo,così come il volontariato e la Chiesa, non siano lasciate sole ad affrontare questo dramma sociale. Servono prevenzione e legalità. Serve cambiare leggi e delibere sull’argomento visto i numeri esigui delle persone che si rivolgono al commissario del governo delle iniziative antiusura:857 lo scorso anno e 278 solo nei primi cinque mesi di quest’anno. A fronte,per esempio delle 6911 persone che si sono rivolte,lo scorso anno, allo sportello antiusura della consulta nazionale Giovanni Paolo II. Questo tema non può essere lasciato solo alla repressione di magistratura e forze dell’ordine,ma deve essere aggredito,con intelligenza,impegno e strumenti politicamente efficaci.

Così papa Francesco:”“Auspico che le Istituzioni possano intensificare il loro impegno al fianco delle vittime dell’usura, drammatica piaga sociale. Quando una famiglia non ha da mangiare perché deve pagare il mutuo agli usurai, questo non è cristiano, non è umano! E questa drammatica piaga sociale che ferisce la dignità inviolabile della persona umana”.

Diciamoci la verità sull’argomento si rileva purtroppo il silenzio, l’assenza e l’indifferenza da parte di talune istituzioni politiche e civili e di una certa stampa. Anche la complicità di banche ed istituti di credito.L’usura è un fenomeno, sommerso che riguarda tutti,  la società, le istituzioni, l’intero sistema economico. Nessuno può chiamarsi fuori.C’è un’anemia culturale,una stagnazione morale che ci schiaccia nell’ottusità,nelle pastoie burocratiche e nel politichese.

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