Gli ideali di Ventotene in un’Europa fragile e inquieta,con un sentimento di oggettiva impotenza. L’Europa post Brexit da rifondare. E Renzi ci spera concludendo il vertice:”Dobbiamo tenere insieme sogni e concretezza.Un piano anche per rilanciare l’identità,sulle orme di Spinelli e Rossi hanno provato ad emarginare i localismi senza senso,i populismi che si intrecciano nei livelli istituzionali”.
Matteo Renzi, Angela Merkel e Francois Hollande. Un incontro simbolico e strategico tutto incentrato sulla situazione economica e il momento di snodo che l’Europa sta vivendo tra questione migratoria e terrorismo. Le crisi riunite a Ventotene,ma anche il coraggio,l’audacia. Ed ha fatto bene Renzi a volere in questo luogo simbolo Merkel ed Hollande,perchè il suo ruolo europeo che sta crescendo ha la sua base nel ruolo che ha l’Italia.
Una visita che precede il vertice europeo a 27 (esclusa la Gran Bretagna) previsto per il prossimo 16 settembre a Bratislava, proprio a fronte della decisione di Londra di lasciare l’Unione europea. La scelta di Ventotene ha un valore simbolico speciale: è l’isola in cui venne confinato uno dei padri dell’europeismo – Altiero Spinelli -, la cui tomba è stata visitata dai tre, prima degli interventi ufficiali in conferenza stampa presso la portaerei Garibaldi.
“Molti pensavano che dopo la Brexit l’Europa fosse finita – ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi -. Non è così, abbiamo voglia di scrivere una nuova pagina di futuro. Parleremo anche di questioni economiche, c’è bisogno di misure forti, investimenti di qualità accompagnati da riforme strutturali. Investire su manifattura 4.0, energie rinnovabili. Attenzione ai giovani. Nel carcere sulll’isola di Stanto Stefano, dove sono stati in prigione Sandro Pertini e Umberto Terracini, nascerà un campus universitario per i giovani europei. Un grande investimento ideale. Parleremo di politica internazionale e di migrazione. Un dato nel Mediterraneo sono 102mila ad oggi i migranti arrivati in Italia, l’anno scorso erano 105mila. Dobbiamo fare qualcosa come Ue per bloccare le partenze”.
Francois Hollande parte dalle radici per poi concentrarsi sui passaggi più delicati: “Grazie a uomini come Altiero Spinelli è nata questa idea, la capacità di garantire la pace tra i popoli. Spinelli ha lanciato anche un’idea della difesa comune, che oggi assume una veste essenziale. L’Europa deve garantire meglio la propria difesa, e deve essere anche concreta. Dobbiamo proteggere meglio le frontiere europee e condividere di più le informazioni di intelligence. Vogliamo anche maggior coordinamento, più mezzi e più risorse nel settore della difesa. Spetta all’Europa proteggersi, ma – sottolinea il capo dell’Eliseo – anche accogliere chi è spinto all’esilio mettendo spesso a rischio la propria vita. Grazie a nome dell’Ue all’equipaggio” della nave Garibaldi impegnata nell’operazione “Sophia”, di controllo delle frontiere ma anche in servizio umanitario nel Mediterraneo. Francia, Italia e Germania, conclude Hollande, hanno intenzione di lavorare per una creazione di una “guardia costiera dell’Unione europea”.
Alla fine la cancelliera Angela Merkel: “L’Europa è venuta da momenti bui ed è diventata una realtà. Questo è il messaggio. Oggi noi dobbiamo garantire un’Europa sicura e vivere secondo i nostri principi”. “Dobbiamo fare di più per la sicurezza interna a esterna” all’Ue, si devono “migliorare gli scambi tra i servizi di intelligence, tutta la raccolta di informazioni sul territorio deve essere migliorata. Di fronte a sfide così grandi, ai tanti profughi che arrivano, dobbiamo migliorare il meccanismo di protezione delle frontiere”.
“Renzi ha fatto cose coraggiose” e alcune delle riforme messe in campo sono “pietre miliari per un’Italia sostenibile che possa avere un futuro”. Aggiunge la cancelliera Merkel, lo dice rispondendo ad una domanda di un cronista.
Non abbiamo sentito risuonare le trombe della retorica,meno male. Un pò di sano realismo,passando dai simboli alla concretezza,l’Europa nazione unica alternativa?