Elena Giovanna Palladino, candidata alle elezioni europee per la lista Green Italia-Verdi Europei nella circoscrizione Italia Meridionale, vuole rilanciare lo sviluppo del Paese partendo dalla cultura, dall’ arte, dall’ ambiente.
Lei è candidata per Green Italia-Verdi Europei dopo che in questi anni i Verdi sembravano essere quasi scomparsi dalla realtà nazionale. In quale prospettiva vi collocate?
«Intendo precisare che Green Italia non è una rifondazione dei Verdi ma un nuovo soggetto politico in cui sono confluite persone che facevano parte dei Verdi ma che non si ritrovavano più nell’ ottica di quel gruppo politico perché non rispondeva ad esigenze ambientaliste ed ecologiste. Il movimento politico Green Italia, nato il 28 giugno 2013 e fondato formalmente il 1° marzo di quest’ anno, è una risposta a tutte le mancanze che ci sono state. Specifico che apparteniamo alla famiglia dei Verdi Europei, che sono la quarta forza al Parlamento Europeo. In questi anni c’è stata una mancanza di persone che vedevano come scopo prioritario l’ ambiente, l’ ecologia, i beni comuni. Per rilanciare tutto questo, abbiamo costituito il nostro movimento che comprende candidati nuovi alla politica al fianco di altri che invece hanno una lunga storia politica alle spalle. Il nostro è un progetto lungimirante e difficile che si propone di rilanciare l’ Italia attraverso i beni artistici, culturali, ambientali».
I Verdi Europei sono gli unici che hanno proposto la candidatura di una donna come Presidente della Commissione Europea. Crede che sia una battaglia da poter vincere?
«Dobbiamo coltivare questa speranza. Le donne sono forti, sempre determinate nel perseguire i propri obiettivi, anche se difficili. Amiamo le sfide».
Lei è molto impegnata in ambito culturale e artistico, è stata anche ballerina e coreografa. Si può promuovere lo sviluppo economico partendo dall’ arte e dalla cultura?
«Sono una cittadina attiva che si è avvicinata alla politica proprio perché convinta di questo, un paese senza cultura non può progredire. Proprio nei giorni scorsi sono stata al Teatro d’ Europa a Cesinali, ho incontrato dei ragazzi che studiano recitazione e che sono poco motivati nel voler continuare a vivere in Italia. Ho spiegato loro che non devono arrendersi, tutti devono avvicinarsi alla politica, perché non è la politica ad essere sbagliata ma lo sono i politici che ci rappresentano, o almeno, io non mi sento rappresentata dalla classe politica attuale. Ho anche spiegato ai ragazzi che si deve pensare al teatro e all’ arte in genere come se fosse un’ impresa, non bisogna aspettare che il lavoro o i fondi arrivino dall’ alto; così abbiamo creato una sorta di laboratorio per allestire uno spettacolo e fare rete con gli altri teatri. Questo perché è necessario partire dal nostro territorio per essere protagonisti in Europa».
La questione ambientale sembra essere al primo posto nel vostro programma. Cosa propone per risanare il nostro territorio dalle pessime condizioni in cui versa?
«Noi di Green Italia-Verdi Europei abbiamo voluto come capolista nella circoscrizione Italia Meridionale una persona che rappresenta la battaglia ambientale, Vincenzo Fornaro, un agricoltore di Taranto. A causa della diossina prodotta dall’ Ilva di Taranto, ha visto 600 pecore abbattute davanti ai suoi occhi ma non si è arreso ed ha riconvertito quel terreno piantando canapa. Queste sono le risposte e gli esempi che noi vogliamo dare».
Quindi proponete candidati impegnati in prima persona, sia in ambito culturale e artistico che nella lotta per risanare l’ ambiente.
«Certo. Ognuno di noi è protagonista di questa esperienza politica, portando le proprie competenze e facendo gruppo perché c’è anche necessità di interconnessione tra le materie».
Perché scegliere Green Italia-Verdi Europei?
«Bisogna votare chi crede nell’ ambiente, nell’ ecologia, nel bene comune, nella cultura, nella bellezza italiana e soprattutto chi vuole il ripristino della legalità».