Elon Musk, fondatore e numero uno di Tesla, si sa, “una ne fa cento ne pensa”. Ormai non passa giorno che non si parli delle nuove sfide del visionario manager sudafricano, di recente diventato l’uomo più ricco del mondo.
Dopo che negli ultimi giorni è finito sotto i riflettori per gli investimenti in Bitcoin e il turismo nello spazio, Musk torna sotto i riflettori della stampa internazionale per il suo prossimo progetto: quello di mettere a punto un auto volante. Non è la prima volta che Elon Musk ne parla. Al contrario. Questo sembra essere il suo pallino. “Voglio che fluttui, e stavo cercando di capire come farlo librare senza, sai, uccidere le persone” ha detto Musk, al The Joe Rogan Experience, podcast condotto dall’omonimo presentatore e comico americano. “Forse può librarsi un metro sopra il suolo, o qualcosa del genere. Se precipiti, la sospensione si spegne ma non morirai.”
E a confermare che il futuro dell’auto si muoverà su questa strada, lo ha confermato anche John Elkann, presidente di Stellantis e di Ferrari, in un’intervista che conclude la prima stagione dell’Italian Tech Speak, il podcast audio-video gratuito di divulgazione sui temi dell’innovazione.
“Questo è un decennio che vedrà tantissimi salti in avanti per la nostra industria: da una parte la sfida ambientale e della transizione energetica, dall’altra le applicazioni che il mondo del trasporto può immaginare, tra cui per esempio le automobili che volano, che qualunque film di fantascienza del ‘900 immaginava sarebbero arrivate molto, molto prima” ha detto John Elkann, aggiungendo che Jeff Bezos, fondatore di Amazon, ed Elon Musk, creatore di Tesla, sono due degli imprenditori tech più famosi del mondo, sottolinea Elkann. Sono persone “estremamente curiose – osserva – che hanno un’enorme voglia di sapere. Quello che li distingue da altri, ma li accomuna, è sicuramente la voglia di risolvere problemi molto complicati: lo si vede nella conquista allo spazio che stanno portando avanti, sicuramente una passione che nasce dall’infanzia, ma anche dalla convinzione di quanto sarà importante per tutti noi riuscire a ridurre il costo di accesso allo spazio”.