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EMERGENZA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE IN CAMPANIA: LE FAMIGLIE E IL PERSONALE SANITARIO CHIEDONO LA RIAPERTURA DEL REPARTO DEL NUOVO POLICLINICO

I consiglieri regionali Lello Topo e Bruna Fiola hanno preso parte ieri ad un incontro col personale medico e paramedico ed una rappresentanza di famiglie dei giovani pazienti del II Policlinico di Napoli per registrare le criticità del reparto di neuropsichiatria infantile.

Quasi 1300 pazienti all’anno gestiti da appena tre medici e quattro infermieri: a denunciarlo è il dottor Fulvio D’Amico, neuropsichiatra infantile presso il reparto di neuropsichiatria infantile del II Policlinico di Napoli.

La drammatica situazione è stata oggi segnalata dal giovane e valente medico e dai suoi colleghi (il dottore Carotenuto e la dottoressa Salerno) che hanno espresso, pubblicamente, durante un incontro presso la struttura ospedaliera, le oggettive difficoltà della gestione di un bacino d’utenza crescente, migliaia di piccoli pazienti con problemi psichiatrici, che dal 2011 non possono disporre più neanche del presidio di ricovero, che prima garantiva circa 12 posti letto appena.

L’incontro, avvenuto in presenza del dott. Raffaele Topo, presidente della Commissione sanità e sicurezza sociale, e del consigliere regionale Bruna Fiola, componente della medesima commissione, ha evidenziato le criticità di un settore, quello della neopsichiatria infantile, notevolmente penalizzato dai tagli effettuati dalla precedente gestione.

Sei/otto mesi d’attesa per un ricovero in day hospital,medicinali costosissimi e non sempre prescrivibili, migrazione sanitaria verso regioni quali la Toscana ed il Lazio con oneri a carico della sanità campana: sono solo alcune delle situazioni paradossali segnalate da una significativa rappresentanza di genitori di ragazzi affetti da patologie psichiatriche , che hanno esposto, durante il corso dell’incontro, avvenuto oggi pomeriggio presso il policlinico, i loro problemi quotidiani ad interlocutori attenti e partecipi. I consiglieri Raffaele Topo e Bruna Fiola hanno infatti preso nota dei disagi vissuti dai piccoli pazienti e delle carenze della struttura sanitaria, manifestato il loro intento nel creare al più presto condizioni di pieno ripristino del reparto di neuropsichiatria infantile , onde fronteggiare le istanze di un bacino di utenza significativo,quello dell’intera regione Campania.

«Si stima che siano circa 125000 i possibili fruitori dei servizi sanitari di neuropsichiatria infantile – ha dichiarato il consigliere Lello Topo – e sarebbe riduttivo, infatti considerare solo l’autismo omettendo altre rilevanti patologie. Noi ci attiveremo per rispondere alle istanze di questi utenti ovviando ai disagi creati da una gestione dissennata della sanità avvenuta negli ultimi 7 anni».

Il dott. D’Amico, invece, ha ricordato, tra le carenze della struttura, la riduzione drastica del personale paramedico ed ha invece segnalato, quale esempio virtuoso, che in Basilicata, di recente, grazie ad una convenzione con la struttura sanitaria d’eccellenza Stella Maris ubicata a Pisa, si è creata una struttura con circa 20 posti letto atta ad accogliere l’emergenza di casi di neuropsichiatria infantile.

Durante l’incontro, durato quasi un’ora, si svolto un costruttivo confronto, non solo con i genitori dei piccoli pazienti, ma anche con le giovani tirocinanti, provenienti da ogni parte d’Italia, che hanno manifestato le loro quotidiane difficoltà nel supportare il faticoso ed impagabile lavoro svolto dal personale medico e paramedico della struttura.

Inoltre è stata creata, a pochi giorni dalla celebrazione della giornata nazionale dell’autismo, che ricorre il 2 aprile, un’associazione, SosNPI (neuropsichiatria infantile) presieduta dal dott. Gustavo Valle, volta a supportare le famiglie dei giovani pazienti affetti da patologie psichiatriche.

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